L'annuncio

Sca Srl, subito al via i lavori di ristrutturazione della centrale di pompaggio dell’acquedotto in regione Sgorre

Melgrati: "Lavori che non hanno nulla a che vedere con eventuali esondazioni del Centa, come millantato da qualcuno che ignorava la situazione"

acquedotto

Alassio. A partire dalla fine di luglio, la SCA srl che gestisce per conto del Comune di Alassio il ciclo integrato delle acque, metterà in funzione un convertitore di frequenza (inverter) per automatizzare il funzionamento di una delle tre pompe da 230 cv installate all’interno della stazione di sollevamento che si trova in Regione Sgorre ad Albenga.

“Questo lavoro fa parte di un progetto più ampio che prevede la totale ristrutturazione dell’impiantistica elettrica dell’intera stazione di sollevamento che dovrà portate la struttura ad essere completamente automatizzata allo scopo di ottenere un triplice risultato” spiega il sindaco di Alassio Melgrati.

“In primis una riduzione significativa del numero di ore del personale attualmente impiegato per attività operative e di guardianaggio presso l’impianto, spostando le stesse sul territorio per aumentare la qualità del servizio offerto all’utenza senza nessun aggravio dei costi aziendali. Poi la sostituzione totale di tutte la componentistica elettronica e l’installazione di tre nuovi trasformatori per la conversione da media a bassa tensione, porterà ad un risparmio, stimato dall’azienda intorno al 30% degli attuali costi di natura energetica. Infine l’automazione della struttura modificherà radicalmente all’attuale sistema di funzionamento, in futuro il nuovo sistema sarà in grado di calcolare e stimare quali saranno in tempo reale, le quantità da emungere ed immettere in rete, definendo in maniere autonoma quali delle sette pompe installate sono da rendere operative o lasciare spente, evitando anche inutili sollecitazioni sulle tubazioni esistenti la cui vetustà è nota da tempo” aggiunge il primo cittadino di Alassio.

“Il lavoro che verrà realizzato nel breve termine ha quindi la finalità di avere la possibilità di modulare l’accessione e spegnimento delle pompa, riducendo quindi le eventuali sollecitazioni derivate da tali operazioni, e raccogliere i dati in tempo reale e nel pieno della gestione per permettere ai tecnici di studiare come predisporre il nuovo software di gestione. I lavori, che non hanno nulla a che vedere con eventuali esondazioni del Centa, come millantato da qualcuno che ignorava la situazione, sono quindi necessari ad una ottimizzazione del servizio, in attesa di un accordo più ampio tra i Comuni per interconnettere la rete degli acquedotti” conclude Melgrati.

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