Goliardia

“Liberiamo la Liguria dai liguri”: la crociata goliardica parte da Cuneo

Nel mirino sono finite le abitudini liguri poco gradite dai vacanzieri piemontesi

Il logo del Comitato gliardico cuneese per la conquista della Liguria

Provincia. “Un progetto ambizioso quello del fronte armato che ha deciso, dopo secoli di spiagge occupate e di focacce strapagate, di prendersi finalmente quella striscetta di terra che impedisce alla provincia di Cuneo di avere il suo sbocco sul mare”.

Inizia così il post sulla pagina Facebook “Spurgatocn” (leggilo cliccando QUI) che, di fatto, innesca una diatriba – quella tra liguri e turisti – tipicamente estiva. L’intento del “Comitato Cuneese per La liberazione della Liguria dai Liguri” (così si fanno chiamare) ha indubbiamente una finalità goliardica che però nasconde – neanche così velatamente – anni di accese discussioni, soprattutto sui social, intrise di luoghi comuni. 

Non a caso il messaggio continua con una serie di frecciatine che prendono di mira i prezzi delle attività nostrane e la famigerata inospitalità ligure: “A chi collaborerà verrà data la possibilità di tenersi una piccola sdraio fatiscente al sole per soli 50 euro giornalieri, bevande escluse e senza l’uso del bagno che sarà riservato ai clienti dei nuovi bar cuneesi che nasceranno sulle spiagge, dove finalmente una bottiglietta di acqua fresca costerà meno di 10 euro e sarà effettivamente fresca”. 

Quella del comitato, quindi, sembra una vera e propria chiamata alle “armi” con tanto di indicazioni in caso di resa: “I generali del comitato fanno sapere che se i liguri si arrenderanno spontaneamente e deporranno senza ribellarsi le armi non ci saranno spargimenti di sangue o di pesto”. Infine, il comunicato del comitato termina con un monito indirizzato ai liguri che decideranno di non arrendersi e una critica alla stessa terra che intendono occupare: “Gli oppositori saranno invece condannati a morte tramite una delle esecuzioni più atroci esistenti, ovvero gli verrà lanciata addosso per un’ora di fila della ‘sabbia’ ligure che corrisponde a sassi di circa mezzo kg l’uno”.

Insomma, i piemontesi sembrano pronti ad invadere la nostra terra al grido di “Hasta la Liguria Libera, Siempre”. E i liguri? Come risponderanno? Il mugugno può (ri)cominciare. 

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