Nuovi sviluppi

Furti di materiale edile: 42enne resta in carcere, indagata anche la compagna

Nel garage del manovale è stata trovata refurtiva per un valore di 15 mila euro

Savona, controlli dei carabinieri in centro

Savona. Resta in carcere Leonardo Ruci, il quarantaduenne albanese, residente a Loano e di professione manovale, che era stato colpito da un decreto di fermo per l’accusa di ricettazione eseguito dai carabinieri della stazione di Pietra Ligure a conclusione di un’indagine coordinata dal sostituto procuratore Cristiana Buttiglione. Lo ha deciso il gip Fiorenza Giorgi che questa mattina ha interrogato l’uomo che si è però avvalso della facoltà di non rispondere.

Il giudice non ha convalidato il decreto di fermo del pm non ritenendo sussistente il pericolo di fuga, ma ha comunque accolto la richiesta di misura carceraria. Di conseguenza Roci, che è assistito dall’avvocato Alfonso Ferrara, resta nel carcere di Imperia.

L’albanese deve rispondere dell’accusa di ricettazione in relazione al possesso di diversa attrezzatura da cantiere rubata ai danni di imprese edili di Pietra Ligure e di Boissano che è stato ritrovato dai carabinieri pietresi nella sua abitazione. Inoltre a Roci viene anche contestato un furto messo a segno nel dicembre 2017 in un albergo in ristrutturazione a Pietra Ligure. Intanto, nelle ultime ore, ache la compagna del presunto ladro-ricettatore, F.M.I.M., 44 anni, di origini sudamericane, è stata indagata a piede libero per concorso in ricettazione.

I militari erano da tempo sulle tracce dell’uomo visto che, ad ogni denuncia di furto, erano seguiti dei sopralluoghi durante i quali erano state rinvenute tracce che, collegate con una approfondita attività informativa, hanno consentito agli inquirenti di arrivare all’autore dei furti.

Per questo, alla luce dell’attività investigativa, era stata avanzata la richiesta di perquisizione che ha portato poi al ritrovamento della refurtiva. Al momento sono quattro gli artigiani che avevano denunciato i furti e che hanno riconosciuto la propria attrezzatura in caserma, dopo la convocazione dei carabinieri.

Secondo la stima dei militari, il valore della merce rubata (in furti avvenuti tra lo scorso dicembre e questo mese) è di circa 15.000 euro. Nell’elenco degli attrezzi da lavoro rubati ci sono compressori, caldaie, soffiatori, generatori di corrente, forni elettrici, piani ad induzione e altra merce.

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