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Comunali, il Pd: “Modello Toti in crisi, il M5S arretra”

"Il Pd tiene, nonostante la fase di grande incertezza che il partito sta attraversando a livello nazionale"

partito democratico

Liguria. Il modello Toti che “ha iniziato ad andare in crisi”, il Pd che “tiene nonostante la fase di grande incertezza” e i candidati del M5s che “non vanno a segno e non arrivano al secondo turno”. Sono questi i tre dati che, secondo il segretario del Pd Liguria Vito Vattuone ed il capogruppo Dem in Regione Giovanni Lunardon, emergono dai risultati dalle elezioni amministrative che si sono tenute ieri in Liguria.

Dicono: “Per la prima volta, da tre anni a questa parte, il modello Toti ha iniziato ad andare in crisi. E laddove il centrodestra si afferma il merito è quasi sempre della Lega, che, come sta avvenendo a livello nazionale, si sta divorando l’intera coalizione. Partiamo dal ponente: il candidato del presidente della Regione a Imperia è arrivato secondo, mentre quelli di Alassio, Vallecrosia e Bordighera hanno perso. A Sestri Levante è fallito il tentativo di portare al ballottaggio Valentina Ghio, che ha vinto al primo turno. E a Sarzana, anche se la candidata del centrodestra è davanti, lo scarto con Cavarra è di pochi voti e al ballottaggio la partita sarà apertissima”.

Dal canto suo, “il Pd tiene, nonostante la fase di grande incertezza che il partito sta attraversando a livello nazionale. Come detto Valentina Ghio viene riconfermata al primo turno e Olivari vince a Camogli, nonostante il centrosinistra si sia presentato diviso. Perdiamo a Cengio, ma vinciamo a Ceriale. A Sarzana la partita è apertissima”. Di contro, “nessun candidato dei 5 Stelle va a segno o arriva al secondo turno. Anzi, i grillini arretrano ovunque rispetto alle politiche. Ma i loro elettori saranno decisivi per i ballottaggi”.

“Il Pd torna ad essere competitivo in Liguria, grazie a figure autorevoli e al buon governo; vince in particolare laddove unità, alleanze vaste e una forte componente civica danno il segno alla nostra impostazione politica. Ringraziamo tutti i candidati che ci hanno messo la faccia per l’impegno e la serietà con cui hanno affrontato questa difficile campagna elettorale”.

Non dissimile è il punto di vista del segretario provinciale Giacomo Vigliercio: “Il primo dato politico di queste elezioni amministrative nel savonese è un primo segnale di ripresa del Pd e del centrosinistra a livello generale, mentre il blocco di governo giallo-verde è stato sconfitto: il M5S ha incassato un evidente crollo di consensi (come il caso di Carcare) e anche la Lega Nord non ha sfondato. Qualcuno aveva immaginato una esplosione di consenso al governo per questa tornata elettorale, ma è rimasto assai deluso. Anzi. I risultati per loro sono stati a dir poco deludenti.
Altro elemento significativo da un punto di vista politico è il fallimento del modello Toti proposto per le amministrazioni comunali, con un centrodestra abbattuto e umiliato, con una proposta di ‘governance locale’ che è stata stoppata e rigettata dai cittadini. Su questo, credo, abbia pesato fortemente anche la politica del duo Toti-Vaccarezza per il ponente ligure e savonese, penso allo smantellamento della sanità pubblica (privatizzazione ospedali, centri saluti, etc) ma non solo”.

“Inoltre, ritengo che questo test elettorale per le comunali abbia portato alla luce un nuovo movimento che si fa strada nel panorama politico, il ‘civismo’, con l’affermazione di liste civiche per le quali il Pd e i suoi esponenti hanno dato il loro contributo. Alla luce dei risultati e dell’analisi politica del voto, sono convinto che da queste elezioni amministrative sia molto importante per il partito Democratico aprire una serie riflessione su questa fenomenologia civica, creando una proposta politica e di governo a livello nazionale e locale nuova e vincente”.

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