Savona. Cinque anni e 8 mesi di reclusione. E’ la condanna inflitta questa mattina, con il rito abbreviato, dal giudice Alessia Ceccardi a Samuele Rapisarda, 29 anni, per una vicenda di detenzione di droga.
I fatti contestati risalivano al dicembre del 2016 quando, durante un controllo, i poliziotti della squadra mobile avevano trovato a casa sua, nella zona di piazzale Moroni, un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti: 414 dosi di marijuana per un peso di circa 200 grammi di marijuana, 135 dosi di hashish per un peso di circa 38,8 grammi e 215 dosi di MDMA (ecstasy) per un peso di circa 40 grammi. A quel punto per Rapisarda era scattata un’accusa di detenzione ai fini di spaccio di droga.
Oggi l’epilogo della vicenda con la condanna in udienza preliminare (il pm Massimiliano Bolla aveva chiesto per lui una condanna a sei anni, ma il giudice è stato leggermente meno severo).
Rapisarda, che era difeso dall’avvocato Alfonso Ferrara, era finito in manette nel maggio scorso, in Germania, nell’ambito di un’indagine su tre rapine. Secondo gli inquirenti, Rapisarda ed un complice, Ivan Pavarino, armati di coltello e pistola (forse finta) avevano rapinato la sala Giochi Admiral di Vado in via I Maggio, il 17 settembre 2016, il supermercato Gulliver in via Doberti a Savona, il 7 ottobre 2016, e infine il supermercato Eurospin di Loano il 22 ottobre.
Ad incastrare i due erano sono stati i risultati degli accertamenti svolti dalla polizia scientifica di Genova sui reperti organici ritrovati sui luoghi delle rapine, ma anche alcuni filmati delle telecamere della stazione ferroviaria, oltre che una serie di intercettazioni.
Rapisarda era stato estradato a luglio dopo essere stato rintracciato e arrestato a fine maggio in Germania, su mandato di arresto europeo emesso dall’Autorità Giudiziaria di Savona. L’uomo, non appena arrivato all’aeroporto di Milano – Linate, era stato subito preso in consegna dalla polizia.