Applausi e frecciate

Alassio, Melgrati plaude la vittoria di Scajola e attacca: “Personaggi come Vacca e Vaccarezza hanno sbagliato tutto”

“Da quando Claudio non se ne occupa più, la struttura territoriale di Forza Italia è sparita”

Melgrati e Scajola

Alassio. Due comuni diversi, distanti, ma ora accomunati da un’analogia. Almeno secondo il neo sindaco di Alassio Marco Melgrati che, come annunciato, ha gioito ieri per la vittoria dell’amico Claudio Scajola, eletto primo cittadino ad Imperia, senza risparmiare frecciate al “Modello Toti” e ai “rivali” Vacca e Vaccarezza.

Due successi firmati dai cosiddetti “dissidenti” di Forza Italia che, stando alle parole di Melgrati, avrebbero pertanto numerose analogie in comune.

“Credo che ci siano molte analogie tra la mia vittoria e quella di Claudio Scajola, – ha esordito il primo cittadino di Alassio, – perché tutti e due abbiamo lottato contro tutti e contro tutto e voglio dire contro i nostri stessi partiti e il nostro schieramento politico. Tutto questo perché a livello regionale non si è capito che bisogna stare a sentire quello che dice la gente”.

“A Claudio sono legato da un grande rapporto di amicizia. Inoltre, lui è la persona che ha inventato di fatto la struttura territoriale di Forza Italia e, da quando non se ne occupa più, Fi è letteralmente sparita dai territori”.

“Personaggi che vogliono imporre i loro candidati come il coordinatore provinciale di Imperia, che io non so nemmeno chi sia, o come brutti personaggi della politica savonese come Vacca e Vaccarezza devono capire che hanno sbagliato tutto. Con il ‘Modello Toti’ sono andate perse Alassio, Ceriale, Imperia, Bordighera e Vallecrosia. Bisogna ascoltare le persone e ripartire dal territorio e sentire quello che la gente vuole. La gente vuole persone vere, che sanno lavorare sul territorio, che fanno i fatti come Scajola e Melgrati”.

Infine, da Melgrati è arrivata anche una sorta di apertura, seppur condita da una frecciata, verso il centrodestra: “Io sono il vice coordinatore regionale di Forza Italia in carica. Se qualcuno si cospargerà il capo di cenere e verrà a chiederci scusa potremo parlare”.

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