Alassio. Non hanno usato mezzi termini, palesando la propria vicinanza alle parole del leader della Lega Matteo Salvini e assumendo dunque una posizione critica nei confronti della scelta del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ieri ha stoppato il cosiddetto “Governo del cambiamento” presentato dal M5S e Lega.
È questo il frutto dell’analisi fornita dal senatore Paolo Ripamonti e dall’onorevole Sara Foscolo, entrambi appartenenti alle file leghiste, questa mattina, in relazione a quanto accaduto ieri e alla presa di posizione quantomai netta e perentoria del Presidente della Repubblica.
“La situazione che ci si presenta oggi è demoralizzante, – ha tuonato Ripamonti. – Con ogni probabilità siamo davanti a qualcosa che non era mai successo. Il Presidente della Repubblica ha pensato che politicamente questo Governo non dovesse nascere e ha usato il pretesto del ruolo di Paolo Savona. Non mi si venga a dire che si sarebbe potuto mettere Giorgetti al suo posto: a noi Giorgetti serviva nel ruolo designato, ovvero di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio”.
“Quella del Presidente della Repubblica è stata una scelta di carattere politico come dimostrato poi dalla nomina, o comunque, dalla convocazione al Colle, di Cottarelli. C’è un tentativo, nemmeno troppo celato, di formare un nuovo governo tecnico. Credo questo sia un insulto nei confronti degli italiani. Ma noi siamo pronti, pronti a votare e a dimostrare a coloro che non ci hanno consentito di formare un Governo che il Governo lo formeremo lo stesso”.
“Voglio poi rivolgere un invito agli elettori, riprendendo le parole di Matteo Salvini: in vista delle amministrative del 10 giugno, andate a cercare i candidati sindaci e consiglieri della Lega: votateli e date un segnale che ciò a cui abbiamo assistito in questi giorni è qualcosa che non va bene: date forza a coloro che ci hanno provato, ma a cui è stato impedito di formare il Governo”.
Dello stesso avviso anche l’onorevole Foscolo: “La situazione che si è venuta a creare, purtroppo, è ben nota. La Lega ce l’ha messa tutta: ha trovato un accordo con il Movimento 5 Stelle ed è stato stilato un programma condiviso, votato e approvato dalla maggioranza degli italiani. Noi c’eravamo ed eravamo pronti a governare per il bene dell’Italia, ma ciò non è stato possibile per via di un nome (Paolo Savona). Siamo stati anche accusati di voler uscire dall’Euro quando nessuno di noi si è mai espresso in tal senso”.
“Prendiamo atto che il Governo eletto dagli italiani non può partire. Noi non abbiamo paura di andare di nuovo al voto: andando per strada, otteniamo quotidianamente ottime risposte dalla gente, che vuole vederci governare, che vuole che cambiamo questa Italia. Anche le ultime regionali in Valle D’Aosta hanno dato un buon segnale. Un successo che speriamo di bissare alle comunali del 10 giugno: noi siamo pronti ad una nuova campagna elettorale e a rapportarci ancora con le persone, con i cittadini italiani”.