Al setaccio

Stabili abbandonati, ruderi e cantieri: maxi controlli dei carabinieri, un arresto, 10 denunce e decine di fermi

Impiegate diverse pattuglie, militari in borghese, unità cinofile e l'elicottero. Nel mirino l'area T1 e l'ex colonia "Veronese" a Ceriale

Ceriale. Stabili abbandonati, ruderi e cantieri in disuso nel mirino dei carabinieri che da questa mattina all’alba hanno fatto scattare un dispositivo di controlli a tappeto nel ponente savonese. Impegnate nella massiccia operazione diverse pattuglie in uniforme ed in borghese, con il supporto dell’elicottero dell’Arma e unità cinofile antidroga.

All’attenzione dei militari sono finite le zone considerate più a rischio, l’Area cosiddetta “T-1” e l’ex “Colonia Veronese” a Ceriale, da tempo utilizzate da clandestini, immigrati e senzatetto come ricovero per la notte, con situazione di degrado e problemi per la sicurezza pubblica.

Nei due plessi, il cui perimetro è stato preliminarmente presidiato e circondato dai militari a terra e sorvegliato dall’elicottero, è stata operata una complessa e penetrante perquisizione per piani. L’operazione ha consentito di eseguire un fermo di indiziato di delitto nei confronti di un 21enne marocchino, resosi responsabile di due recenti rapine commesse il 12 marzo sul treno regionale “Ventimiglia-Genova” ai danni di un passeggero 17enne di Vado Ligure e il 5 maggio sull’autobus di linea tratta “Alassio-Finale Ligure” ai danni di un 25 enne di Loano.

L’uomo, gravato da numerosi precedenti penali, si nascondeva all’interno dell’ex colonia dove trovava rifugio tra un colpo e l’altro. Nel covo sono stati trovati telefoni cellulari ed altri oggetti rapinati ai due ragazzi ed alcune cover per smartphone, riconosciute da un giostraio di Ceriale che aveva subito il furto all’interno dell’attrazione installata sul lungomare della cittadina, proprio di fronte all’ex colonia. Lo straniero è stato dichiarato in arresto dai carabinieri della stazione di Ceriale, che avevano svolto le indagini, ed accompagnato nel carcere di Imperia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Il dispositivo di controllo ha poi consentito di identificare e denunciare 8 cittadini marocchini (2 regolari e 6 irregolari sul territorio italiano) per i reati di danneggiamento, invasione di terreni ed edifici poiché si sono introdotti ed hanno bivaccato all’interno della ex colonia forzando i cancelli di accesso. Sono inoltre state identificati e denunciati 4 cittadini marocchini per reati in materia di immigrazione. Questi ultimi, al termine degli accertamenti, verranno condotti in Questura per gli adempimenti di competenza, avviando le procedure volte all’espulsione dal territorio nazionale.

I controlli sono stati estesi a tutte le aree esterne degli scali ferroviari presenti sul territorio della Compagnia carabinieri ingauna. I militari della stazione di Pietra Ligure hanno fermato, perquisito e denunciato per detenzione illecita di stupefacenti e porto abusivo di arma bianca, un cittadino marocchino che era stato notato aggirarsi con fare sospetto nel piazzale antistante la stazione. L’attività dei carabinieri pietresi (che recentemente hanno intensificato i controlli diurni e notturni, al fine di contrastare i reati contro il patrimonio) ha consentito di sequestrare al nordafricano tre dosi di eroina pronta allo spaccio di piazza ed un coltello a serramanico.

Determinante per l’attività dei militari è stato il contributo delle unità cinofile antidroga, impiegate con il cane Artur, uno splendido pastore tedesco che ha lavorato instancabilmente per tre ore. Il suo naso, dal fiuto infallibile, ha passato al setaccio tutti gli anfratti utilizzati solitamente come nascondiglio della droga, poi le vie di accesso degli scali ferroviari e infine numerose pensiline degli autobus di linea per “annusare” i passeggeri in transito.

Altri controlli su aree abbandonate e degradate saranno svolti dai carabinieri con mirati servizi straordinari di controllo del territorio.

 

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