Protesta

Sciopero della vigilanza privata, domani una delegazione ligure alla manifestazione nazionale a Roma

"Lo stallo del rinnovo contrattuale, dopo 3 anni dalla scadenza - spiegano i sindacati - contribuisce alla mortificazione del ruolo"

Vigilanza, vigilante, guardia giurata
Foto d'archivio

Liguria. Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil hanno indetto per domani 4 maggio lo sciopero generale delle lavoratrici e dei lavoratori a cui viene applicato il CCNL per i Dipendenti da Istituti ed Imprese della Vigilanza Privata e dei Servizi Fiduciari scaduto oramai dal 31 dicembre 2015.

“Lo stallo del rinnovo contrattuale, dopo 3 anni dalla scadenza – spiegano i sindacati – contribuisce alla mortificazione del ruolo, della responsabilità professionale e al continuo peggioramento delle condizioni di lavoro degli addetti al servizio: ore di lavoro straordinario che superano l’ordinario e mancanza di riposi idonei al recupero psicofisico. In Liguria sono diverse le vertenze aperte soprattutto sui cambi di appalto e sull’espulsione di lavoratori. Tra queste prevalgono Axitea, Sicuritalia, All System. Le organizzazioni sindacali rivolgono alle istituzioni un appello affinché avvengano urgentemente e costantemente le ispezioni nei luoghi in cui il rispetto del CCNL non è preso in considerazione”.

Anche una delegazione ligure, annunciano, si recherà domani alla manifestazione nazionale che si terrà a Roma: “Lavoratrici e lavoratori del settore sono invitati a dare vita ad una grande giornata di mobilitazione nella Capitale per rimuovere la cortina di silenzio e di disattenzione che caratterizza costantemente ciò che accade ad una categoria quanto mai essenziale per garantire condizioni di sicurezza reale presso contesti ed ambiti operativi contraddistinti da indici di rischio assai elevati”.

“Se venisse affermato l’estensione a 45 ore dell’orario normale di lavoro per le GPG impiegate nei servizi di vigilanza fissa, l’abbattimento della durata oraria settimanale minima del part-time, la riduzione del periodo di comporto utile ai fini della conservazione del posto di lavoro, la compressione delle modalità di fruizione dei permessi della legge 104/92 ed il superamento della copertura economica dei primi tre giorni di assenza per malattia, si spoglierebbero lavoratrici e lavoratori di tutele, garanzie e diritti conquistati a prezzo di sacrifici, lotte e mobilitazioni. Sul tema del cambio di appalto, posto con forza dalle organizzazioni sindacali, alla luce dei problemi vissuti in questi ultimi anni, la risposta consegnataci antepone una pregiudiziale legale che indebolirebbe ancor di più le tenue tutele esistenti”.

“Quanto proposto dalle associazioni datoriali sulla base di una proposta di rinnovo contrattuale appare tanto inverosimile quanto ‘bizzarro’ – tuonano i sindacati – I contenuti proposti reiterano politiche economiche e lavorative orientate al risparmio obbligando tutti i lavoratori ad una sorta di ‘caporalato’, in cui i lavoratori sono gli unici a perdere dignità e potere economico a discapito di interessi aziendali che vanno ben oltre le nostre comprensioni”. Lo sciopero si attuerà con l’astensione dal lavoro per l’intero turno di venerdì 4 maggio delle lavoratrici e dei lavoratori del settore”.

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