NuovoFilmStudio/Officine Solimano/Piano terreno
Piazza Rebagliati, Savona
Circolo ARCI
Hotel Gagarin
di Simone Spada, con Claudio Amendola, Barbara Bobulova, Giuseppe Battiston – Italia, 2018, 93’
ven 01 giugno (18.00 – 21.15)
sab 02 giugno (15.30 – 17.30 – 20.30 – 22.30)
dom 03 giugno (15.30 – 17.30 – 20.30 – 22.30)
lun 04 giugno (15.30 – 20.30)
Un gruppo di italiani squattrinati viene reclutato per girare un film nella lontana Armenia. Appena arrivati alloggiano presso l’hotel Gagarin, sperduto e isolato tra i boschi, mentre nel frattempo nel paese scoppia una guerra. Nonostante tutte le difficoltà però, l’improvvisata troupe saprà trasformare questa situazione e ritrovare la felicità perduta…
Dopo oltre vent’anni di aiuto regia (“Lo chiamavano jeep robot”, “Non essere cattivo”), Simone Spada esordisce con Hotel Gagarin, raccontandoci una storia di speranza e di rinascita. Lo fa utilizzando il cinema dentro il cinema, scegliendo di rinchiudere i cinque protagonisti in un grande e lussuoso hotel che ha ben poco in comune con la fredda e sincera natura dell’ambiente esterno, non è poi tanto diverso dal scegliere di raccontare una storia on the road: anche in Hotel Gagarin si compie una viaggio, si fanno i conti con la propria vita, con i sogni e la realtà delle cose. Così mentre l’inizio del film sembra esitare, progressivamente lo spettatore viene coinvolto in un’atmosfera sempre più vera, nonostante la surrealità della situazione, e si cala in una magica atmosfera in cui i protagonisti ritrovano la loro voglia di vivere, ricominciando a trovare la felicità. In fondo, il cinema può realizzare ogni sogno, anche il più incredibile o bizzarro.
La pellicola però si trasforma da specchio della grande fabbrica dei sogni a punto d’arrivo ma anche di partenza in un percorso esistenziale che ognuno di loro intraprenderà individualmente. L’Italia è, dunque, il bel Paese senza speranze da lasciare per un viaggio senza ritorno in una poetica della fuga che rimanda a Gabriele Salvatores. Un’amarezza di fondo smorza i sorrisi in un misto di nostalgia e rancore per la propria terra da cui bisogna partire.
Hotel Gagarin è una commedia ironica, intelligente e commovente che allude piuttosto di dire, che fa riflettere anche facendo ridere, il cui senso sembra racchiuso nella frase di Lev Tolstoj, “se vuoi essere felice, comincia”.