Savona. Nessuna responsabilità, ma soltanto un tragico incidente. E’ quanto ha stabilito la Procura di Savona indagando sulla morte di Clara Bellettato, la sessantasettenne savonese che aveva perso la vita nel gennaio del 2017 dopo una caduta sulla scalinata che collega via Alba e i giardini di via delle Trincee.
In un primo momento, visto che la donna quella sera era in compagnia di un amico, G.M., il pm Giovanni Battista Ferro aveva voluto vedere chiaro su quanto accaduto ed aveva quindi aperto un fascicolo per il reato di morte in conseguenza di altro delitto (il timore degli inquirenti era che l’uomo potesse essere in qualche modo coinvolto nella caduta). Adesso però quell’indagine è stata archiviata.
Tutti gli accertamenti investigativi però hanno chiarito che, purtroppo, si è trattato di una tragica fatalità: Clara Bellettato ha perso l’equilibrio e, cadendo all’indietro, ha picchiato violentemente la testa. Nonostante la tempestiva chiamata di G.M. al 118, l’intervento dei soccorritori e la corsa in ospedale per la donna non c’era stato nulla da fare.
La scomparsa di Clara Bellettato, che ha lasciato la figlia Monica e l’adorata nipotina, aveva suscitato profondo cordoglio nel quartiere di Villapiana dove la signora abitava ed era molto conosciuta anche per la sua attività nella parrocchia di piazza Bologna (accudiva il papà dell’allora parroco Don Angelo Magnano e aiutava a tenere in ordine e pulita la canonica).