Competenze

La Provincia cede 80 chilometri di strade ad Anas. Giuliano: “Passo importante, ma bisogna riformare la legge Delrio”

"Il tema provinciale dovrà essere risolto a livello governativo"

Provincia. Sono oltre 80 i chilometri di strade provinciali la competenza dei quali è “passata di mano” da Palazzo Nervi ad Anas. Questa mattina il presidente di Provincia di Savona, Monica Giuliano, si è recata in Regione per firmare il protocollo d’intesa che sancisce ufficialmente il passaggio di consegne. Insieme a Giuliano i rappresentanti delle altre province liguri e delle Città Metropolitana di Genova.

“Si tratta di un passaggio importante – spiega Giuliano – perché sono stati stabiliti i tempi precisi del passaggio di più di 80 chilometri di strade provinciali da Provincia di Savona ad Anas. Queste arterie si trovano in zone molto importanti che vanno dal levante (nella zona del sassellese e di Albisola fino al confine col Piemonte) all’albenganese. E’ un primo passo che ci permette di trasferire la competenza e quindi anche tutte le manutenzioni ad Anas”.

Tuttavia, secondo Giuliano “questo non supera i problemi dell’Ente Provincia perché restano ancora 700 chilometri strade la cui competenza resta in capo alla Provincia. Il tema provinciale dovrà essere risolto a livello governativo con una legge ben precisa che superi quella Delrio che oggi ha delle forme di incostituzionalità molto palesi”.

Le strade interessate sono: la Sp 334 del Sassello dal chilometro 0 al chilometro 28,400 e cioè dalla zona del centro abitato di Albisola Superiore fino al confine con il Piemonte con esclusione del ponte sul torrente Erro al chilometro 25+580 per un totale di 28,400 chilometri; la Sp 453 di Valle Arroscia dal chilometro 0 al chilometro 30 e cioè dall’innesto sulla ex Ss28 (oggi Sp 95 Bis) alla fine dell’innesto con la Ss 582 a Leca d’Albenga al chilometro 22+950 per un totale di 23,066 chilometri; la Sp 582 del Colle di San Bernardo dal chilometro 15,673 al chilometro 37,200 e cioè dall’inizio della Provincia di Cuneo al chilometro 35+500 in corrispondenza del centro abitato di Albenga per un totale di 21,527 chilometri.

La Provincia cede 80 chilometri di strade ad Anas

In tutto sono 300 i chilometri di strade provinciali della Liguria la cui gestione e manutenzione ordinaria è passata in capo ad Anas. La Regione comincia così l’integrazione della rete stradale di interesse nazionale e della rete di interesse regionale stabilita dal governo a febbraio per 11 regioni: la Liguria è la prima a stabilire date certe per il reale trasferimento del demanio stradale dalle province ad Anas. Le strade oggetto dell’intesa sono quelle che hanno caratteristiche più rilevanti di interregionalità e di alta frequenza, che hanno bisogno di una manutenzione programmata e costante nel tempo. La gestione Anas avrà inizio il 31 luglio. La Regione Liguria coordinerà le attività di trasferimento: entro il 1 luglio verranno sottoscritti tutti i verbali di consegna, e da agosto a settembre province e città metropolitana svolgeranno azioni di “accompagnamento” di natura tecnica per agevolare Anas nella fase di passaggio delle competenze, mettendo a disposizione ove necessario personale e mezzi. Anas svolgerà invece sopralluoghi sulle strade e concorderà con la Regione un piano di interventi che cominceranno dal 1 ottobre.

“Un accordo molto importante che risponde a una necessità sempre più impellente – ha detto il presidente della Regione Giovanni Toti – le province e la città metropolitana non possono più garantire con risorse e investimenti propri la cura di queste arterie fondamentali per la comunicazione all’interno della nostra regione e con le regioni vicine, ma la mancata attuazione della riforma Del Rio non ha ancora risolto il nodo delle competenze. È necessario che il prossimo governo metta mano a un riordino generale: l’intesa di oggi va già in questa direzione”.

“Il passaggio di oggi è in realtà un ritorno: queste strade erano già statali e furono poi passate alle province – ha detto l’assessore alle infrastrutture Giacomo Giampedrone – La competenza della Regione è soltanto su situazioni di emergenza, mentre la necessità primaria è una manutenzione costante e accurata, a cominciare dalla programmazione. Con gli interventi di emergenza, nonostante le molte risorse investite dalla Regione in questi anni, non è possibile dare ai territori le risposte che chiedono. Nel percorso che avviamo oggi Regione Liguria è capofila di undici regioni, e dà una prima risposta. Non è la risoluzione di tutti i problemi: rimangono molti chilometri intestati alle province ma sicuramente le strade a più alta frequentazione da ponente a levante potranno avere finalmente una prospettiva diversa a vantaggio della sicurezza dei cittadini, una risposta che fino a qualche mese fa sembrava molto lontana. Credo che questo sia un passaggio significativo. Auspichiamo che il prossimo governo possa mettere mano a una situazione che è degenerata nel tempo: questi territori per poter vivere hanno bisogno di una infrastrutturazione importante, soprattutto nell’entroterra dove le condizioni sono particolarmente difficili dal punto di vista del dissesto idrogeologico”.

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