L'angolo dei curiosi

La colonna sonora di una generazione

"L'Angolo dei Curiosi" è la rubrica per chi è desideroso di vedere, ascoltare, conoscere: ogni giovedì con Daria Croce e Giulia Grenno

L'Angolo dei Curiosi

“L’Angolo dei Curiosi” è la rubrica di IVG a cura di Daria Croce e Giulia Grenno per chi è desideroso di vedere, ascoltare, conoscere, ritrovarsi o dissentire.
A Daria e Giulia piacciono il profumo dei libri, il rumore della puntina che tocca il vinile, il buio in sala quando sta per iniziare un film, l’odore delle cartolerie, il ticchettio della macchina da scrivere, i ritratti in bianco e nero, le prospettive diverse, fermarsi col naso all’insù.
Se ti piace almeno una di queste cose, prenditi una pausa insieme a noi.

Quotidianamente siamo circondati da spunti che ci possono portare a compiere meravigliosi percorsi con la nostra mente. Ogni dettaglio che ci circonda può aprire finestre su mondi paralleli: sulla prossima vacanza che faremo, sui programmi che abbiamo per il nostro futuro e su quanto fa parte del nostro passato. E le canzoni, in questo suggestivo ragionamento, la fanno senza dubbio da padrone.

Mi ricordo quando frequentavo il liceo e, tra una versione di greco e la critica della ragion pura di Kant, il sottofondo era sempre lo stesso. Come un appuntamento immancabile: MTV. Oggi, ormai, me ne sono fatta una ragione della sua assenza. Però, davvero, ma quanto era bello?

Se penso alle canzoni e i videoclip, i primi che mi vengono in mente sono “Zeta Reticoli” dei Meganoidi, “Sing” dei Travis, “Nuova Ossessione” dei Subsonica, “How you remind me” dei Nickelback.

Mi ricordo che, con una mia compagna di classe, ci facevamo uno squillino sul cellulare quando trasmettevano una canzone che ci piaceva, di modo che l’altra corresse ad accendere la tv. (Nota: se leggendo non sapete cosa sono gli squillini, mi fate sentire davvero davvero vecchia).

E poi i programmi: mi ricordo l’appuntamento fisso con “Scrubs, medici ai primi ferri” ogni giovedì sera. E poi “Daria”, una misantropa liceale formato cartone animato. Per non parlare dei Vj: Marco Maccarini, Giorgia Surina, Alessandro Cattelan, Francesco Mandelli, Victoria Cabello, Luca e Paolo, Enrico Silvestrin.

Se chiudo gli occhi e faccio un salto indietro nel tempo, vedo una giovane me. Senza Facebook, senza Whatsapp. Dove con qualche squillino e un paio di sms comunicavi con il resto del mondo e i tuoi social media erano sintetizzati in una sola parola: Smemoranda.

Beh, non vi nascondo che una certa nostalgia per quei tempi andati, ogni tanto, fa capolino.

E non è solo per aver superato i trent’anni. Ma per tutta questa velocità nelle comunicazioni. Per tutta questa assoluta esposizione ad una eterna reperibilità. Ora tutto è accessibile, in ogni momento, da qualsiasi dispositivo. Se una serie tv ti appassiona, non hai il problema dell’attesa. Ok, non posso negare che abbia molti aspetti positivi, soprattutto per una pantofolaia come la sottoscritta. Però, se ripenso a come aspettavo con impazienza il giovedì sera per poter vedere un paio di puntate di una serie, lo ricordo come qualcosa di magico. Era un rito che accompagnava e scandiva la mia settimana da studentessa.

Non so, sarà il cambio di stagione che mi rende riflessiva, però, un pomeriggio con il mio Nokia 3210, nella mia vecchia cameretta e guardando un video dei Blink 182, lo passerei molto volentieri. E voi?

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