Precisazioni

Incidente a Varigotti, il tassista si difende: “Non sono un pirata della strada”

"Sono sempre stato prudente nella mia lunga carriera"

Forze dell'ordine e mezzi di trasporto
Foto d'archivio

Finale Ligure. Ha investito e ucciso un barboncino apparso improvvisamente sulla strada e leggermente ferito il proprietario. Ma il tassista di Finale protagonista dell’episodio avvenuto nel centro storico di Varigotti il 25 maggio scorso non si sente del tutto colpevole.

“Non andavo assolutamente a una velocità sostenuta – spiega l’autista – Sono sempre stato prudente nella mia lunga carriera. Ho 83 anni e ritengo di essere ancora in grado di poter fare il mio mestiere. Come attestano tutti i risultati di esami, visite mediche e test. Ho cominciato nel lontano 1963, alla guida di autobus della società Sita”.

E circa l’episodio della scorsa settimana precisa: “Quella sera stavo trasportando un cliente in piazza Cappello da Prete. Dalla via Aurelia ho imboccato a velocità moderata la strada che immette nel centro storico del borgo saraceno. Il cane era libero e purtroppo è finito sotto la mia vettura. Non è assolutamente vero che abbia fatto un volo di tre metri. Chi mi conosce sa che non sono un pirata della strada e che sono sempre stato attento e prudente nell’esercitare la mia attività”.

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