Il Castelvecchio Rock Trail nasce per promuovere il territorio dell’omonima località e dintorni, secondo quanto riportano gli organizzatori. Missione più che compiuta per una gara che può competere con le più suggestive d’Italia per quanto riguarda percorso e bellezza naturale. Complessivamente 112 i partenti fra gara lunga (22 km) e quella corta (10 km).
Prime tre posizioni ben distaccate le une dalle altre nella versione più impegnativa che vedeva anche un duro dislivello positivo di 1.200 metri. Ad imporsi su tutti è stato Filippo Cambiaggo dello Sport Project che ha chiuso in 2h01’03” con circa 3’ di vantaggio su Valter Vallarino dei Trailrunners Finale e poco meno di 6’ su Andrea Pasero della Podistica Infernotto.
Arrivo invece in “volata” per quanto possibile dopo 22 km assai duri, per il quarto posto che è stato conteso da tre runners. La spunta Alfio Arnaboldi della Trailrunning Valsessera che si impone per un secondo soltanto su Alessandro Bengaso. Poco dietro Bartolomeo Rotondo, del BergTeam, che molla solo negli ultimi metri ed è comunque ottimo sesto. Paolo Rubaldo del Gsd Valtanaro chiude settimo davanti a Roberto Tomalino della Vittorio Alfieri che giunge appaiato a Ben Holst. Decimo Paolo Russotto dello Spirito Trail.
Undicesima posizione che corrisponde a quella della vincitrice femminile, ovvero Alice Pedroni che consente alla Sport Project di firmare una prestigiosa doppietta. Per lei il tempo di 2h19’11” significa primo posto. Una vittoria netta per la Pedroni che non ha avversarie. La seconda infatti è stata Jenn Gaskell che si piazza addirittura 22^ assoluta chiudendo in 2h36’53”. Chiaro quindi il distacco fra le due, così com’è ancora maggiore quello con la terza classificata, Alessandra Rizzuti che termina in 2h55’05” dopo un duello con Samantha Panzeri che conclude alle sue spalle per una trentina di secondi.
Nella 10 km invece la gara è stata sicuramente più combattuta, visto che Oscar Rebora, vincitore in 48’34” per lo Zena Tri Team, mantiene un distacco di meno di 2’ su Eros Gandolfi del Trailrunners Finale. Ancora minore il gap fra quest’ultimo e Mirko Rizzo che arriva in 51’13”, meno di un minuto dopo il finalese.
Rizzo ha dovuto lottare, però per il bronzo perché Marco Alifredi ha dovuto mollare la presa solo alla fine. Il giovanissimo runners (classe 2000) alla fine resterà giù dal podio per soli 14”. Dietro di lui troviamo Alessandro Casasola, Marco Tomatis e Mirco Garello. Matteo Fenoggio è ottavo, mentre Marco Servalli e Paolo Lombardi chiudono la graduatoria della top ten, con i primi due tempi oltre l’ora.
Poco più giù in cassifica la vincitrice femminile, che non ha potuto dominare come accaduto nella 22 km. Helle Nissen infatti termina in 1h03’01” davanti a Giorgia Ferro della Maremontana che accusa un ritardo di 1’17”. Terza posizione infine per Paola Messina che duella a lungo con Ilaria Perego, ma poi la stacca andando a prendersi il bronzo in 1h09’05”.
I due tracciati si snodavano tra le alture che circondano il borgo tra boschi, antichi uliveti e paesaggi mozzafiato.
“Grazie grazie grazie a tutti quanti per questa giornata così bella. Un trail goduto dal primo minuto sino all’ultimo, è stato per me un dispiacere salire sull’auto per tornare a casa! Complimenti per la gestione di tutto l’evento, con il quale avete trasmesso grande capacità e calore umano!”. Questo è solo uno dei tanti commenti positivi apparsi sui social.
Molto soddisfatti anche gli organizzatori, sia per il numero di partecipanti, in notevole crescita rispetto alle precedenti edizioni, sia per il fatto che tutto si è svolto senza problemi e in sicurezza, grazie alla Croce Bianca di Albenga e di Erli, alla Protezione civile di Castelvecchio, Balestrino e Zuccarello e tutto il personale sul percorso.
La ASD Castelvecchio Rockriders ci tiene a ringraziare tutti: il Comune e La proloco di Castelvecchio di Rocca Barbena,il gruppo Alpini di Albenga,il club Soft Air Armageddon di Borghetto, il Krav Maga Parabellum, gli sponsor e tutti quelli che hanno partecipato e danno appuntamento a tutti il 2 settembre per l’XC Trail, 10 km di trail running e 20 di mountain bike da affrontare da soli o nella staffetta.
La manifestazione ha contribuito a finanziare il progetto umanitario di Find the Cure per la costruzione dell’ambulatorio nella maternità di Djeguila, Mali e del magazzino per lo stoccaggio mais e cereali a Msolwa Ujamaa, Tanzania.