Per un pensiero altro

Col bus in tangenziale andiamo a…

Per un Pensiero "Altro" è la rubrica filosofica di IVG: ogni mercoledì, partendo da frasi e citazioni, tracce per "itinerari alternativi"

Per un Pensiero Altro

Perchè non provare a consentirsi un “altro” punto di vista?
Senza nessuna pretesa di sistematicità, ma con la massima onestà intellettuale, il curatore, che da sempre ricerca la libertà di pensiero, ogni settimana propone al lettore, partendo da frasi di autori e filosofi, “tracce per itinerari alternativi”. Per quanto sia possibile a chiunque, in quanto figlio del proprio pensiero.

“L’argomento migliore contro la democrazia è una conversazione di soli cinque minuti con l’elettore medio”. E se ce lo assicura Winston Churchill possiamo stare tranquilli… o è bene preoccuparsi?

Ma come è possibile dubitare della democrazia? Che razza di essere sarà mai uno che non rispetta la democrazia? Come minimo un fanatico integralista, o, peggio ancora, un fascista, un criminale, e di sicuro gli puzzano alito ed ascelle, per non parlare delle certe perversioni, per tacere di…!

Va bene, vedo che siamo tutti d’accordo, ma cerchiamo di capire cosa si intende per democrazia. Ovviamente senza soffermarci sull’origine gloriosa della democrazia ateniese fondata sull’emarginazione delle donne e sullo sfruttamento degli schiavi, e senza nemmeno arrivare al più compiuto sistema contemporaneo, la più grande democrazia del mondo dove ancora sono discriminate le minoranze etniche, dove l’astensione dal voto raggiunge il 50% e dove la politica si fa con un tweet: meglio limitarci ad un esempio astratto.

Bene: immaginiamo un bus affollato di persone in viaggio lungo la succitata tangenziale quando, accidenti, il mezzo si ferma: un bel problema, che fare? Nulla di meglio che mettere ai voti. Già, perchè perdere tempo ad ascoltare l’autista e le sue ipotesi intorno ad un certo guasto meccanico? Ba bene, è l’autista del mezzo da tutta la vita, ne capisce di meccanica, è vero, ma è solo uno, mi spiego? Per Bacco, siamo in democrazia, chi crede mai di essere? Insomma, apriamo un serio dibattito sul caso e vediamo cosa decide la maggioranza.

Subito il dibattito si innalza a sublimi vette dalle colorazioni più disparate ma, ben presto, è evidente che è bene ridurre le varie correnti ad una sola coppia di alternative che, altrimenti, si rischierebbe lo stallo decisionale. Alcuni microscopici movimenti si autoescludono: quello che sosteneva la soluzione dell’inserire la freccia a destra per garantire la ripartenza, dopo uno sterile tentativo di fondersi con quello che caldeggiava l’inserimento della freccia a sinistra, confluisce, per ovvie affinità relative all’impianto elettrico, col partito più importante che aveva lucidamente individuato la soluzione: attiviamo i tergicristalli. Incredibile a dirsi, anche il movimento della freccia a sinistra ben presto confluisce nel medesimo partito anche se si vocifera solo in cambio di favori non meglio precisati.

Il partito antagonista che ha come leader una avvenente fanciulla ed ha ottenuto, non è nota la ragione nonostante lo studio accurato di sociologi ed antropologi, il consenso della gran parte dei maschi, propone di sgonfiare un poco le gomme ed è sostenuto dall’appoggio esterno della corrente dei finestrini socchiusi per ovvia affinità pneumatica.

Finalmente si passa al voto, finalmente la democrazia si esprime nella sua più alta manifestazione e finalmente conosceremo il vincitore! Non ci crederete, non ha nessuna importanza chi vincerà, l’unica certezza è che quel bus è ancora fermo in tangenziale, tra il più feroce strombazzamento di automobilisti in coda ma nel più rigoroso rispetto delle regole sacre della democrazia.

Ma allora ha ragione sempre il buon Winston Churchill quando afferma che “la democrazia funziona quando a decidere sono in due e uno è malato”?

Per un Pensiero Altro è la rubrica filosofica di IVG, a cura di Ferruccio Masci, in uscita ogni mercoledì: clicca qui per leggere tutti gli articoli

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