Ceriale. Sebbene qualche avversario cerchi ogni tanto la rissa da pollaio specie sui social, il candidato sindaco Nicolangelo D’Acunto (lista “Uniti per cambiare” appoggiata da Lega e Forza Italia) continua serenamente la campagna elettorale ascoltando i cittadini e facendo le sue proposte. “Sono certo – afferma D’Acunto – che gli elettori sapranno scegliere tra chi, pur con tutta la buona volontà, non ha la preparazione necessaria, e chi invece può mettere al servizio del paese le proprie competenze professionali e le esperienze di servizio alla comunità maturate fino a questo momento nei vari settori”.
“È in gioco il nostro futuro e non possiamo scherzare col fuoco, affidandoci a persone che, da decenni in amministrazione con compiti di assoluto rilievo (Romano e Maineri sono gli ultimi due vicesindaci di Ceriale), hanno già mostrato quello di cui sono capaci. Occorre cambiare passo e i cerialesi hanno capito bene da che parte stare: con i giovani e con le competenze. Se per esempio guardiamo all’area edilizio-urbanistica – conclude D’Acunto –, la mia lista propone un pool assortito e molto agguerrito. Si candidano infatti il geometra Diego Distilo (con una notevole esperienza amministrativa alle spalle nonostante la giovane età) e due ingegneri: Alessandra Barberis, specializzata al Politecnico di Torino in recupero degli edifici storici, e Diego Lenzi, anch’egli molto apprezzato nel nostro comprensorio”.
Proprio Lenzi chiarisce le ragioni della sua scelta: “Ho deciso di candidarmi perché ho conosciuto un candidato sindaco affidabile con un gruppo molto serio e capace. Penso che Ceriale sia un paese magnifico, con alcune difficoltà, ma senza nulla da invidiare ad altri comuni della Liguria. Mi piacerebbe conservarlo come il posto ideale per creare la propria famiglia e crescere dei figli, come è successo a me”.
“Con queste intenzioni – continua Lenzi – sarei orgoglioso di mettere a disposizione la mia professionalità nel settore urbanistico-edilizio. L’Amministrazione uscente ha realizzato molte opere pubbliche utili al rilancio dell’immagine e della vivibilità del paese, che vanno portate a compimento per essere realmente efficaci: il rifacimento della passeggiata a mare, il collegamento della stessa alla scalinata verso Borghetto S. Spirito, il parco giochi nell’area degli ex cantieri Patrone-Moreno e infine il progetto per la messa in sicurezza del rio San Rocco. Forte sarà il nostro impegno per porre rimedio ai disagi costituiti da opere in stato di abbandono come la “T1”, la ex Colonia Veronese, “palazzo Pesce” e le ex scuole Carbonetto”.
“Un’altra criticità che affronteremo con decisione sarà quella di ottimizzare gli spazi occupati dagli uffici pubblici, limitandone la delocalizzazione, al fine di renderli più identificabili ed accessibili da parte della popolazione. Non ultima per importanza sarà l’adozione del tanto atteso Piano Urbanistico Comunale. Lo sviluppo di Ceriale non può prescindere dal recepimento dei nuovi canoni urbanistici per la gestione del territorio. È necessario – conclude Lenzi – abbandonare uno strumento che fa continuamente “a pugni” con le direttive e le concessioni emanate da Stato e Regione”.