Loano. Riguarda il bando per l’affidamento della gestione del campo sportivo “Giorgio Ellena” e della bocciofila di via Alba la recente interpellanza presentata alla maggioranza del sindaco Luigi Pignocca dai consiglieri del gruppo “Pd/Da sempre per Loano” Gianni Siccardi e Giulia Tassara.
“Apprendiamo dai media – spiegano i due esponenti della minoranza – che l’amministrazione comunale avrebbe, o meglio ha, intenzione di perseverare nell’aggiudicazione della gestione delle strutture sportive della Bocciofila e della Gagliardi Loanesi attraverso uno scriteriato bando di gara che, per storia in corso, ha già presentato notevoli limiti d’applicazione ed interpretazione. Non ci stupisce affatto che le metodologie che regolano la giunta esulino sempre da un preventivo confronto, anche nel caso in cui competenze in materia potrebbero risultare utili per offrire un valido soccorso sia in fase progettuale che in fase d’aggiudicazione”.
“Ci stupisce invece sempre più che, a fronte di un eccellente back-office comunale, le politiche di gestione in materia stiano dissolvendo il laborioso patrimonio che le precedenti amministrazioni hanno, tassello dopo tassello, costruito per garantirci il concreto appellativo di Città dello Sport; facendo apparire questa giunta sempre più lontana dalle quotidiane problematiche che avviliscono la gestione delle strutture sportive ed assolutamente miope e sorda alle conseguenziali necessità. Avviare oggi Bocciofila e Gagliardi Loanesi, cosi come è stato ieri per il Tennis Club, a delle politiche concorsuali che debbano scontare l’onere di un investimento finanziario, ci sembra un sacrilegio perpetrato a danno delle reali vocazioni delle stesse società sportive, la cui natura della loro missione è addirittura richiamata dalla legge Regionale che così recita : ‘la diffusione dell’attività sportiva e motorioricreativa operando al fine di garantire a tutti i cittadini l’esercizio della pratica sportiva come strumento per il miglioramento e il mantenimento delle condizioni psico-fisiche della persona, per la tutela della salute, per la formazione educativa e lo sviluppo delle relazioni sociali’. Creando peraltro il reale presupposto di perdere, per mancata aggiudicazione, la storia, l’esperienza ed il supporto che tutte queste società hanno validamente offerto, a livello d’immagine e di prestigio, al Comune di Loano”.
“In parole povere, considerato che i sodalizi sportivi generalmente vivono di volontariato e sono prive di finalità di lucro, l’invito agli investimenti andrebbe a depauperare ulteriormente le risorse atte a garantire lo scopo primario poc’anzi citato, controvertendo l’enunciato della stessa legge regionale”.
Alla luce di questa situazione e “poiché l’articolo 21 della legge regionale numero 40 del 2009 nell’indicare i parametri di selezione non fa nessun esplicito richiamo diretto agli investimenti finanziari, lasciandone facoltà ai Comuni”, Siccardi e Tassara interrogano l’amministrazione “per sapere quali i reali motivi che portano questa amministrazione ad estendere ulteriormente i criteri di selezione. A seguito delle successive variazioni (la numero 23 del 7 agosto 2014 all’articolo 20 e comma 1 recita che ‘nel rispetto della vigente normativa nazionale dei contratti pubblici, gli enti territoriali proprietari degli impianti sportivi non gestiti direttamente individuano quali di essi abbiano o meno rilevanza economica, differenziando le procedure di selezione dell’affidamento della gestione di tali impianti a seconda che rientrino in una delle due predette categorie’. Inoltre, vorremmo meglio conoscere perché non si sia ritenuto più agile avvalersi del dispositivo di legge riportato che collocherebbe, come effettivamente è, i sodalizi loanesi nella categoria con minore rilevanza economica, differenziandone le procedure di affidamento. Confidiamo che questa interrogazione possa essere riletta lasciando spazi a favore ed onore delle società sportive loanesi”.