Albenga. È partita, e non di certo nel modo sperato da medici di medicina generale e pazienti, la rivoluzione dei centri salute. Lo si evince chiaramente dal volantino che, a partire da questa mattina, il personale di Albenga Salute sta consegnando, insieme alle ricette, a tutti i pazienti, in modo tale che vi sia ampia informazione per gli utenti del sistema sanitario nazionale.
Una comunicazione breve e concisa, ma dai contenuti tanto forti quanto inequivocabili, che fornisce le nuove indicazioni e i nuovi orari del centro, per buona pace, almeno per il momento, di tutti gli utenti.
“A partire da lunedì 14 maggio, – si legge sul volantino, – il nuovo orario della struttura sarà dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 (chiusura nella pausa pranzo). Il centro prelievi resterà aperto come sempre col solito orario. Il Cupa sarà aperto al mattino con le stesse modalità di sempre ed aprirà anche al pomeriggio, dalle 15 alle 18,15, dal lunedì al venerdì (presso le postazioni della segreteria). Non sarà più attivo il servizio di continuità assistenziale nei prefestivi e festivi: in tali giorni rivolgersi per urgenze al servizio di guardia medica o al pronto soccorso”.
Da lunedì, dunque, Albenga Salute avrà un orario ridotto rispetto a quanto in questi anni consolidato perché ci sarà la pausa pranzo e quindi l’apertura al mattino e pomeriggio con orario “ spezzato”. Albenga Salute manterrà il centro prelievi con le stesse modalità e il centro prenotazioni, ma perderà il servizio di continuità assistenziale del sabato e della domenica: vale a dire che i pazienti che abbiano bisogno di una qualche prescrizione dal medico della mutua dovranno rivolgersi a guardia medica o nei casi più gravi al pronto soccorso.
E proprio sul discorso guardia medica, inoltre, pare vi sia stato (e sia tutt’ora in corso) uno scontro acceso, una sorta di braccio di ferro, tra Albenga Salute e Asl2. L’azienda sanitaria, infatti, avrebbe avanzato richiesta di poter collocare la guardia medica nei locali del centro salute (come avviene già a Cairo). Una richiesta di ospitalità che sarebbe però stata rispedita al mittente da Albenga Salute, costringendo l’Asl2 a “dirottare” la guardia medica in ospedale.