Alassio. Non è buono il primo e (a sorpresa) nemmeno il secondo. Ma, come si suol dire, “non c’è due senza tre” e lo sa bene Marco Melgrati costretto a produrre il terzo simbolo in appena una manciata di giorni per poter prendere parte alle prossime elezioni amministrative 2018 ad Alassio.
Ebbene sì, perché dopo la diffida ad utilizzare il primo marchio prodotto ed utilizzato dalla lista civica “Melgrati Sindaco” (troppo simile secondo i vertici di Forza Italia, al logo della “Casa delle Libertà nel 2006), Melgrati era stato costretto ad un passo indietro ad appena 24 ore dalla scadenza per la presentazione delle liste.
Una corsa contro il tempo che aveva portato Melgrati, furente per l’accaduto (definito “un attacco vergognoso”) a cambiare il suo simbolo (abbastanza simile al precedente) invertendo la posizione della bandiera italiana (dal basso, in alto) e con alcuni nuovi accorgimenti grafici, per poi ripartire a caccia delle oltre 100 firme necessarie per ripresentare in tempo la lista.
Missione compiuta, ma non è stato sufficiente. Le modifiche al simbolo, infatti, sono state considerate troppo “blande” dal partito, che ha ricusato nuovamente il simbolo.
Ma Melgrati, di certo non nuovo al mondo della politica, pare fosse già preparato a questa evenienza, come dimostra il terzo simbolo prodotto nel giro di meno di 48 ore e ora pronto a campeggiare sui manifesti e i “santini” elettorali.
Il nuovo logo, questa volta con contorni e scritta “Melgrati Sindaco” in blu e sfondo bianco, ha mantenuto gli stessi font e la bandiera italiana che è stata però “trasformata” in una sorta di cuore, all’interno del quale è racchiusa la scritta “lista civica”.