Alassio. Non si placano le polemiche sui simboli elettorali ad Alassio. Forza Italia, dopo aver diffidato la lista civica “Melgrati Sindaco” ad utilizzare il primo simbolo scelto (troppo simile, secondo i vertici, al logo della “Casa delle Libertà nel 2006) a 24 ore dalla presentazione delle liste, è tornata all’attacco, mettendo nel mirino anche il nuovo simbolo, scelto per sostituire il precedente (le modifiche apportate, infatti, non sarebbero state ritenute sufficienti).
Questo ha portato il candidato sindaco Marco Melgrati e la sua lista ad aderire spontaneamente alla predisposizione di un nuovo simbolo elettorale, ma non senza polemiche.
L’ennesimo tentativo di minare la sua corsa elettorale ha fatto infuriare Melgrati e i suoi candidati, che sono partiti all’attacco: “Alla luce delle recenti polemiche scaturite da alcune diffide prive di fondamento pervenute dai locali referenti della lista avversaria (firmatari Mimmo Giraldi e Santiago Vacca, sostenitori della lista Canepa), la lista per Melgrati Sindaco, nel pieno rispetto dei rapporti di correttezza che devono contraddistinguere i momenti più delicati di un clima da campagna elettorale, ha deciso di aderire spontaneamente e senza inutili ricorsi giudiziari sul tema (pur essendovene gli estremi a termini di legge), alla predisposizione di un nuovo simbolo elettorale. Perché alle cattiverie e all’invidia, si risponde con il cuore”.
“Infatti la storia del simbolo montata ad arte dalla lista avversaria è l’unico e scorretto modo per non parlare del loro fallimento amministrativo che li ha ridotti a inaugurare le panchine a pochi giorni dal voto. Ma la nostra lista ed i suoi candidati sono già orientati a spiegare linee programmatiche e scelte necessarie per lo sviluppo turistico migliori servizi per residenti. Fatti e non parole”, hanno concluso dalla lista civica di Marco Melgrati.