Savona. “Ci siamo riusciti”. Così Luca Ghersi, il presidente dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia “Vanni Folco” di Savona, ha annunciato che la salma del sottocapo silurista Carlo Acefalo (avvolta in un tricolore donato proprio dall’Anmi savonese) è stata consegnata oggi all’Ambasciatore d’Italia a Port Sudan.
Quello di oggi rappresenta un altro passo importante per riportare a casa il corpo del marinaio, originario di Castiglione Falletto (in provincia di Cuneo), che era stato arruolato proprio nel porto di Savona. Acefalo ha perso la vita nel naufragio del Sommergibile Macallè, avvenuto nel giugno 1940 nel Sudan, e grazie all’interessamento del regista italo argentino Ricardo Preve con il supporto dell’Anmi di Savona (di cui è socio), lo scorso 7 ottobre la sua salma è stata recuperata nell’isolotto di Barra Mousa Khebir (leggi qui).
Poi i resti di Carlo Acefalo erano stati affidati alle autorità sudanesi e si attendeva il giorno del rimpatrio. Questa mattina con la consegna da parte del Governatore Sudanese all’ambasciatore italiano è stato compiuto un altro passo fondamentale al completamento della “missione”.
Adesso il progetto “Tornando a casa”, ideato appunto Preve, si dovrebbe concretizzare con l’arrivo via mare della salma sotto la Torretta di Savona: “In giornata o domani i resti di Carlo saranno portati a Khartoum, la capitale e da lì sarà poi organizzato il viaggio per l’Italia. Successivamente, speriamo, ed abbiamo lavorato in sinergia con il Comune in tal senso, che venga portato via mare a Savona. L’idea è quella di far sbarcare la salma alla Torretta e poi di farla arrivare con un corteo fino in Piazza Mameli per una benedizione dal Monumento ai caduti prima della partenza per Castiglione Falletto dove riposa la mamma di Carlo” spiega Luca Ghersi.