Resistenza e lesioni

Poliziotto aggredito all’ingresso della Questura: 22enne condannato

In manette era finito un senegalese che aveva già aggredito un agente con un coltello davanti al seminario vescovile l'anno scorso

tribunale savona

Savona. Condanna a quattro mesi di reclusione per il reato di resistenza a pubblico ufficiale e assoluizione (“perché il fatto non sussiste”) da quello di lesioni. Si è chiuso con questa sentenza il giudizio abbreviato che vedeva a giudizio il ventiduenne senegalese, Filly Sorra (in Italia grazie ad un permesso per motivi umanitari), arrestato un mese fa che ieri mattina era finito in manette dopo aver dato in escandescenze all’ingresso della Questura di Savona.

Lo straniero (nei confronti del quale era poi stato emesso un divieto di dimora in provincia di Savona) era finito a giudizio per direttissima e poi il suo legale, l’avvocato Francesca Rosso, aveva chisto che fosse giudicato con un rito abbreviato.

Secondo l’accusa, Sorra, ad inizio di marzo era in coda per entrare negli uffici della polizia quando aveva iniziato a dare in escandescenze ed infastidire altre persone. Per questo l’agente in servizio al posto di guardia era uscito per invitarlo a calmarsi, ma il ventiduenne, per tutta risposta, lo aveva spintonato. Il poliziotto lo aveva subito bloccato e poi, in supporto, erano intervenuti altri colleghi.

Poi il senegalese era stato arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale perché il poliziotto era stato medicato in ospedale e dimesso con prognosi di 15 giorni, ma nel corso del processo è emerso che l’agente si è fatto male al momento di bloccare lo straniero, ma non perché colpito da lui. Di qui l’assoluzione per il reato di lesioni.

Non era comunque la prima volta che Filly Sorra era protagonista di aggressioni nei confronti delle forze dell’ordine: nel febbraio 2017, infatti, aveva ferito con una coltellata ad una mano un poliziotto davanti al seminario vescovile di Savona (leggi qui) ed era già stato arrestato. Per quell’episodio aveva patteggiato sette mesi di reclusione dopo essere stato sottoposto ad una perizia psichiatrica che aveva rilevato un vizio parziale di mente (secondo il perito, al momento del fatto, il senegalese infatti non era in grado di intendere e volere ed era stato riconosciuto come pericoloso socialmente).

Anche nel 2016 il giovane era stato arrestato a Genova per un episodio simile: in quell’occasione aveva preso una grossa pietra appuntita e si era scagliato contro i poliziotti della Polfer che lo avevano fermato per un controllo di routine.

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