Savona. Peculato. E’ il reato del quale dovrà rispondere davanti al collegio del tribunale di Savona un cantoniere quarantenne, M.F., dipendente della Provincia di Savona, che è accusato di essersi impossessato di diversi cartelli stradali provenienti dai magazzini dell’ente.
In particolare, secondo il pm Cristiana Buttiglione, l’uomo avrebbe sottratto a palazzo Nervi segnaletica stradale per un valore di circa novemila euro. Il presunto caso di peculato era stato scoperto nel dicembre del 2016, durante un intervento della polizia locale di Savona, per una questione di vicinato. Gli agenti avevano effettuato un controllo e, nel terreno di M.F., erano stati trovati i cartelli stradali utilizzati per costruire una recinzione per gli animali.
A quel punto erano scattate le verifiche che avevano permesso di accertare che quei cartelli provenivano dai magazzini della Provincia di Savona. Di qui la contestazione di peculato per il cantoniere che, questa mattina, è stato rinviato a giudizio dal gup Alessia Ceccardi (l’inizio del processo è stato fissato per il gennaio prossimo).
Il cantoniere, che è assistito dagli avvocati Antonio Falchero ed Andrea Alpicrovi, respinge però con decisione le accuse. Da subito agli inquirenti ha spiegato di aver portato a casa quei cartelli, che sarebbero stati tutti da smaltire e quindi non più utilizzabili dall’ente, con il benestare dei suoi superiori.
Inoltre, i difensori dell’imputato hanno sottolineato l’assenza di una procedura codificata dall’amministrazione provinciale per lo smaltimento dei cartelli in disuso. Secondo la tesi difensiva, alla luce della mancanza di un’iter da seguire, già dal lontano 2002 la segnaletica dismessa veniva smaltita in maniera assolutamente discrezionale. Tesi che saranno certamente approfondite nel corso del dibattimento.