Battaglia

Levata di scudi contro la chiusura di Alassio Salute: “Presidio fondamentale per il nostro territorio”

Tutti i candidati sindaci si schierano a difesa del presidio sanitario: il 23 aprile in scadenza la convenzione con la Asl 2

alassio salute

Alassio. E’ un grido di allarme unanime da parte dei candidati sindaci in corsa per le prossime elezioni amministrative nella città del Muretto in relazione alla possibile chiusura del centro Alassio Salute annunciata dalla Asl 2 savonese. Da tutti è arrivata una presa di posizione forte e decisa per salvaguardare la struttura sanitaria, punto di riferimento sul territorio per tanti cittadini. La convenzione con la Asl 2 è in scadenza il prossimo 23 aprile e non ci sarebbero prospettive di rinnovo.

La chiusura o la riduzione di servizio dei centri saluti, come il sabato e la domenica, è una questione che riguarda anche altri comuni rivieraschi, pronti a dare battaglia per mantenere i servizi sanitari territoriali.

“Massimo sostegno ai centri salute del nostro territorio, presidi fondamentali per i cittadini e per i turisti ha detto il sindaco di Alassio Enzo Canepa -. Grazie all’alta professionalità dei medici ed all’efficienza della struttura, Alassio Salute è un fiore all’occhiello nell’accoglienza della nostra città e la nostra prerogativa è mantenere l’apertura tutto i giorni dell’anno. Va ricordato che la scadenza del contratto di Alassio è prevista per il 31 dicembre 2018, pertanto abbiamo già incontrato una delegazione regionale dell’ Asl e raggiunto un accordo di massima in cui, dalla scadenza degli altri centri e fino al 31 dicembre, adotteremo soluzioni per ovviare alla situazione, tenendo presente che sia Alassio che Laigueglia sono due mete ad altissima affluenza turistica e prive di ospedali sul proprio territorio”.

“L’attività anche nei fine settimana è essenziale e ci stiamo impegnando per garantire l’apertura di Alassio Salute per 365 giorni l’anno, così come avviene attualmente, in accordo con i medici del Centro e nel rispetto della normativa vigente. Su questo argomento, nei giorni scorsi abbiamo adottato – sia Alassio che Laigueglia – una delibera di Giunta a sostegno dei centri salute, a conferma della piena sintonia tra i due comuni e lo staff medico” conclude il primo cittadino alassino.

E il candidato sindaco Marco Melgrati ricorda: “Quando ero sindaco di Alassio un gruppo di medici di famiglia mi venne a proporre una formula innovativa che riuniva tutti i medici mutualisti della Baia del Sole, razionalizzava i servizi, con l’istituzione del Cupa, il centro prenotazioni per esami e prestazioni Asl, forniva il servizio di prelievo di sangue e urine (senza doversi recare in Ospedale ad Albenga) con il ritiro dei risultati e garantiva un medico presente dalle 8 di mattina alle 10 di sera per tutti i 365 giorni dell’anno, festivi compresi”.

“Il fatto che si fosse trovata una sede dove insediare tutti i medici di famiglia, con un presidio costante, garantiva anche lo sgravio al Pronto Soccorso di Albenga, nel frattempo diventato Punto di Primo intervento, di tutti i codici bianchi, che venivano assorbiti e risolti dai medici presenti ad Alassio. Le difficoltà che avevamo avuto, come sindaco e insieme al presidente della in divenire struttura di Alassio Salute dott. Bogliolo con i vertici Asl e con il sindacato dei medici non ci avevano distolto dalla certezza della bontà dell’operazione, primi in Italia, subito dopo seguiti da molti altri. Alfine la determinazione dei medici di famiglia di Alassio e Laigueglia, con il supporto della amministrazione da me guidata, hanno portato a questo risultato ottimo, un vero servizio per i cittadini, irrinunciabile, indispensabile. E quanto l’intervento dei medici di base ad Alassio Salute ha sgravato il Punto di Primo Intervento di Albenga e anche il Pronto Soccorso di Pietra Ligure da ulteriori accessi che sono stati trattati dai medici di base ad Alassio Salute? Moltissimi, migliaia, per non dire di più. E cosa dire dei servizi dei medici specialisti che hanno implementato e sviluppato la struttura di Alassio Salute?”.

“Pensare che oggi non già l’assessore regionale, ma il Direttore Generale dell’Asl 2 Porfido, in nome di un risibile risparmio, voglia “tagliare” risorse ai Centri Salute, ormai proliferati sul territorio, sull’esempio di quello pilota di Alassio, è una vera e propria pazzia. Invito quindi il sindaco pro-tempore arancione Canepa, i vicesindaco e l’assessore leghisti Rocca e Rossi, ma soprattutto i parlamentari eletti in questo comprensorio della Lega per Salvini, votati da tutti noi del centrodestra, senatore Paolo Ripamonti e deputato Sara Foscolo, e il candidato sindaco leghista di Laigueglia Sasso Dal Verme, a tirare fuori gli attributi e a recarsi in delegazione presso l’assessore Sonia Viale per scongiurare questo danno gravissimo per i cittadini e per l’organizzazione sanitaria regionale. D’altronde sono dello stesso partito dell’assessore Regionale Sonia Viale, e potranno portare le argomentazioni convincenti del territorio. Non sono certo questi i risparmi auspicati. Altrimenti a cosa serve mettere i simboli di partito nel proprio point elettorale?” aggiunge Melgrati.

“Stupisce inoltre il “silenzio assordante” dell’amministrazione di Alassio, forse preoccupata di non scontrarsi con i “desiderata” non già dell’amministrazione regionale, ma addirittura di un tecnico chiamato a fare il “lavoro sporco”, a tagliare le teste, ma che non è riuscito a migliorare nessuno standard della sanità in provincia di Savona; anzi… prova ne sia la circolare che vieta di usare il prestigioso nome di Santa Corona nei documenti ufficiali da parte dei Primari del nosocomio Pietrese, e il mancato miglioramento delle “liste di attesa”. La politica è e deve essere confronto, non supino soggiacere proni, come il sindaco pro-tempore di Alassio, a decisioni che sono sbagliate e che portano disagio ai cittadini e disorganizzazione nella sanità pubblica”.

“Per quanto mi riguarda farò qualunque cosa per difendere la struttura di Alassio Salute così come è oggi, con o senza ruoli istituzionali, iniziando già da oggi una raccolta di firme. Perché sono stato il “padrino” di questa iniziativa, e perché credo che sia un presidio necessario per i cittadini di Alassio, Laigueglia e non solo” conclude Marco Melgrati.

Aldo De Michelis, candidato sindaco di Alassio X Noi, è pronto ad alzare le barricate: “Il centro salute di Alassio è una realtà da difendere a tutti i costi – spiega – Anni fa abbiamo perso il nostro ospedale ed ora rischiamo anche di perdere quello di Albenga, che diventerà un’emanazione della sanità privata e niente altro. Come se il ricorso al privato fosse la soluzione a tutti i problemi, tra l’altro. Quest’ultimo presidio dobbiamo tenercelo stretto”.

“Qualcuno ha avanzato l’ipotesi di un accorpamento di vari centri salute, ma non credo rappresenti una soluzione valida. Alassio ha una popolazione piuttosto anziana, perciò credo che non esista una soluzione diversa rispetto a quella che già esiste. Certo, quando istituzioni come Regione o Asl danno aut-aut di queste genere trattare è difficile. Ma dobbiamo fare di tutto per mantenere attivo il nostro centro salute” conclude De Michelis.

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