A giudizio

La polizia gli trova in casa droga e una “collezione” di coltelli: convalidato l’arresto del 23enne arrestato a Savona

Il giovane è stato processato per direttissima ed al termine del processo è tornato libero: al giudice ha spiegato che la droga era per uso personale

tribunale Savona

Savona. E’ stato processato per direttissima questa mattina in tribunale il ventitreenne savonese, Elia Mattarocci, arrestato ieri pomeriggio dai poliziotti della squadra mobile che in casa sua hanno trovato 51 grammi di hashish, diviso in tre confezioni, e 18 grammi di marijuana, sistemata in due recipienti, oltre a diverse armi da taglio (quattro coltelli da lancio, altrettanti a stella denominati “Shuriken” e sei katane).

Il giovane in aula ha ammesso di essere un assuntore di sostanze stupefacenti ed al giudice ha spiegato che la droga trovata dai poliziotti era per uso personale. Quanto ai coltelli, invece, ne ha giustificato il possesso spiegando di essere un appassionato di armi. Dopo averlo ascoltato il giudice ha convalidato l’arresto per la detenzione di hashish e marijuana, ma ha rimesso il giovane in libertà senza nessuna misura cautelare.

Vista la richiesta di termini a difesa del legale dell’imputato, l’avvocato Patrizia Arduino, il processo è stato rinviato al prossimo 28 giugno.

L’arresto di Mattarocci aveva preso le mosse da un episodio avvenuto martedì sera davanti alla Questura di Savona dove il giovane, che era in attesa che un amico uscisse dagli uffici della polizia, aveva iniziato a minacciare di morte gli agenti del posto di guardia. A quel punto il ventitreenne aveva poi fatto perdere le sue tracce, ma, dopo averlo identificato, i poliziotti avevano deciso di sottoporlo ad un controllo. Per questo ieri si sono presentati a casa sua dove hanno trovato droga e coltelli.

Così per Mattarocci erano scattate le manette per detenzione ai fini di spaccio di droga, ma il pm di turno Cristiana Buttiglione gli aveva anche contestato l’accusa di detenzione abusiva di armi (che però oggi non è stata accettata dal difensore del ragazzo). Per quanto riguarda le minacce ai poliziotti (per le quali è stato denunciato con un altro provvedimento) il giovane ha spiegato di aver agito così perché era ubriaco.

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