Bagarre

Consiglio regionale, rinvio in commissione per la legge sugli scrutatori. Minoranze all’attacco

Il testo tornerà in Consiglio a fine maggio

Sedi istituzionali e palazzi del governo

Regione. Con 23 voti a favore (maggioranza di centro destra, Barbagallo, De Vincenzi, Ferrando, Lunardon, Rossetti del Pd e Giovanni Boitano di Liguri con Paita ), 6 contrari (Mov5Stelle e Francesco Battistini di Rete a Sinistra &liberaMENTE Liguria) e 1 astenuto (Juri Michelucci del Pd) è stata rinviata in commissione la proposta di legge “Disposizioni in materia di criteri di nomina degli scrutatori elettorali”. Il testo tornerà in Consiglio a fine maggio.

La proposta di legge era stata presentata da Fabio Tosi (Mov5Stelle) e sottoscritta da tutto il gruppo. Il testo, che è stato illustrato in aula dallo stesso Tosi, prevede che nei Comuni dove si svolgono soltanto le consultazioni elettorali regionali, la commissione elettorale scelga gli scrutatori preferibilmente fra persone in stato di disoccupazione, in carico dei servizi sociali, in condizione di povertà o con reddito limitato. I soggetti interessati, entro il trentacinquesimo giorno precedente la data della consultazione elettorale regionale, dovranno presentare al Comune un’autocertificazione delle condizioni personali.

“L’attuale crisi economica ed occupazionale – ha spiegato Tosi in aula – ci obbliga a prestare maggiore attenzione e ad applicare tutti gli strumenti possibili per tutelare i soggetti economicamente più deboli. La legge ha affidato la nomina degli scrutatori alla Commissione elettorale comunale, che non effettua più un sorteggio tra gli iscritti all’Albo Unico degli Scrutatori, come previsto sino al 2005, bensì nomina direttamente gli scrutatori, scegliendoli tra gli iscritti, a garanzia della massima indipendenza degli scrutatori stessi e della loro rotazione nelle sezioni elettorali”.

Il consigliere ha ricordato che l’attività di scrutatore è retribuita con un’indennità “che può costituire per molti cittadini disoccupati o a basso reddito una piccola, ma importante entrata economica. La proposta di legge ha, pertanto, la finalità individuare criteri oggettivi di nomina degli scrutatori iscritti all’albo, che tengano conto della condizione lavorativa di coloro che manifestano la disponibilità a svolgere questo compito, cercando di favorire disoccupati e coloro che si trovano in stato di povertà”.

Alice Salvatore (Mov5 Stelle) ha aggiunto che la proposta di legge deve essere presa in considerazione e rappresenta una priorità. Salvatore ha ricordato la convergenza raggiunta in commissione sul provvedimento.

Gianni Pastorino (Rete a sinistra& liberaMENTE Liguria) ha espresso una valutazione positiva sul testo rilevando che, pur trattandosi di una misura sporadica e con un’incidenza ristretta, rappresenta pur sempre un impegno di sostegno alle categorie più disagiate.

Lilli Lauro (Giovanni Toti Liguria) ha puntualizzato che l’iscrizione nelle liste degli scrutatori deve avvenire molto prima delle votazioni e in questo intervallo di tempo la condizione occupazionale dello scrutatore potrebbe anche cambiare rilevando, dunque, alcuni limiti dell testo.

Marco De Ferrari (Mov5Stelle) ha rilevato che la proposta di legge dà un’opportunità a persone che non hanno una situazione lavorativa sottolineando che si tratta di un’iniziativa di buon senso e che non comporta oneri per la Regione.

Sergio Rossetti (Pd) ha chiesto il rinvio del testo in commissione per ascoltare anche gli uffici comunali, ma con l’impegno di riportare in aula il documento in tempi rapidi. La proposta è stata condivisa da Lauro.

Andrea Melis e Fabio Tosi del Movimento 5 Stelle si sono dichiarati contrari al rinvio: “Con una giravolta carpiata la consigliera regionale Lauro prima interviene a favore della proposta di legge per la nomina a scrutatori di persone indigenti o disoccupate. Poi, su “consiglio” di Toti, cambia improvvisamente idea e si schiera al fianco di Rossetti e del Pd a favore del rinvio in commissione. Una condotta che conferma l’immaturità di una maggioranza ormai abituata ad usare il rinvio in commissione come arma per non affrontare i temi e ignorare le vere priorità dei cittadini liguri, per cui la Pdl rappresenterebbe una boccata d’ossigeno importante in un momento di grave crisi economica e occupazionale e, al tempo stesso, permetterebbe di coprire tutti i 7 mila posti disponibili come scrutatori nelle 1789 sezioni presenti in Liguria”.

“Meno di un mese fa la Pdl era passata con il voto favorevole di tutte le minoranze (Pd compreso) e l’astensione di un centrodestra che oggi sceglie di accodarsi ai colleghi del Partito Democratico pur di non far passare la nostra proposta. Questa è una occasione persa per la Liguria e per dare risposte concrete ai cittadini in difficoltà, in attesa di leggi e riforme in grado di restituire occupazione, reddito e dignità, a partire dal Reddito di cittadinanza” concludono.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.