L'allarme

A10 e Aurelia in tilt, Scrivano (Unione Albergatori): “Code ci mettono in ginocchio, soluzioni subito”

"Esistono sistemi come la velocità calmierata o l'utilizzo di corsie sulla carreggiata opposta. Proviamoci, non possiamo più aspettare"

Liguria. “Quanto sta accadendo in questi due giorni, con la A10 e l’Aurelia completamente paralizzate, è la spia di un problema che non affrontiamo da troppo tempo. Occorre un tavolo tecnico che trovi soluzioni immediate alle code, e occorre farlo subito”. Lo afferma Carlo Scrivano, direttore dell’Unione Albergatori savonese, sulla scia della situazione critica della viabilità dopo l’incendio, ieri mattina, di un pullman di studenti all’interno di una galleria della A10 tra Savona e Spotorno.

carlo scrivano

Da due giorni i lavori per rendere nuovamente la galleria agibile stanno provocando lunghe code in autostrada (si è arrivati a sfiorare i 20 km) e di conseguenza sull’Aurelia, su cui come sempre si ripercuotono i problemi della A10. E il tema è diventato anche un caso politico, dopo l’appello diramato stamane da Autostrade che invitava gli utenti a “non mettersi in viaggio” verso il ponente ligure “se non strettamente necessario”: parole che hanno fatto infuriare la Regione perchè stridono in modo evidente con le speranze di un territorio che punta sul turismo, ancor più in un weekend di primavera collegato al ponte del 25 aprile.

Scrivano, però, preferisce non fare polemica sulla dichiarazione di Autostrade (“se ne è già parlato fin troppo”) e concentrarsi invece sul problema in sé. “Situazioni come quella di oggi rischiano di mettere in ginocchio una economia già fragile – spiega il direttore degli albergatori – Oggi più che mai non è rinviabile la necessità di creare un tavolo tecnico tra istituzioni, Autostrade, Anas e categorie per trovare progetti e soluzioni che in qualche modo possano attenuare il problema delle code”.

Le soluzioni si possono trovare, prosegue Scrivano: “In Francia ad esempio stanno studiando sistemi come l’obbligo di mantenere una velocità bassa ma costante oppure l’utilizzo di una corsia aggiuntiva nella carreggiata opposta al flusso principale. E oggi il successo di una destinazione si misura anche con la quantità di tempo necessario per raggiungerla o per andarsene”.

“Sono anni che assistiamo puntualmente a code chilometriche, ad ogni rientro – conclude Scrivano – Per questo l’Upa chiede al Prefetto di convocare un tavolo tecnico. La nostra economia è fragile, la nostra viabilità fragilissima: è vitale trovare soluzioni efficaci, o per lo meno provarci”.

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