Un approccio nuovo

A Savona la scuola si apre alla città: torna il progetto “Liceo X Tutti”

Serie di conferenze per l’aggiornamento dei docenti ma aperta anche ai savonesi

Savona. “Tra cielo e terra – quando poeti, artisti, filosofi e scienziati alzano lo sguardo oltre le nuvole”. Questo è il tema della seconda stagione del progetto “Liceo X Tutti”, promosso dal liceo classico Chiabrera-Martini di Savona. Il programma è stato presentato questa mattina in Comune dall’assessore alle politiche giovanili Barbara Marozzi insieme al coordinatore del progetto Santino Nastasi.

L’iniziativa ha l’obiettivo di promuovere la ricerca culturale, nonché l’aggiornamento didattico e metodologico degli insegnanti in un ambiente condiviso: dall’aggiornamento individuale, insomma, si passa all’aggiornamento condiviso, con momenti di scambio di idee e nozioni aperto non solo ai docenti ma anche a un pubblico non scolastico.

Questo verrà fatto concretamente con una serie di conferenze, dal 23 marzo all’11 maggio, nell’aula magna del liceo, aperte a studenti, insegnanti e semplici cittadini. I temi spazieranno dal pensiero ermetico all’archeoastronomia, dai modelli matematici ai mondi di Tolkien, dalla rappresentazione delle nuvole nell’arte occidentale a quella delle figure angeliche.

liceo per tutti

“Il progetto – racconta Nastasi – nasce dall’esigenza di aggiornamento dei docenti previsto dalla Buona Scuola. Subito sono nati progetti a scopo speculativo, con corsi a pagamento, quindi si sono aggiunti altri corsi ma sempre con due problemi: o si tratta di progetti estemporanei e non calati in un percorso, o sono tenuti da persone che non hanno esperienza di insegnamento. E il docente in quei contesti ha un ruolo passivo, si limita ad ascoltare. Allora abbiamo pensato che avremmo dovuto imparare a lavorare in squadra e abbiamo dato vita a questo progetto in cui l’aggiornamento non è più passivo ma attivo, e con una modalità di lavoro interdisciplinare diversa da quella tradizionale”.

Le conferenze però non saranno rivolte solo agli insegnanti, ma anche agli studenti. Un’iniziativa che ha ricevuto il plauso di Marozzi: “Credo che questo approccio e il fatto di trovare nuove strategie comunicative possa stimolare sempre di più i giovani all’approfondimento e all’apprendimento”. Anche perché, racconta Nastasi, “l’attenzione dei giovani negli ultimi anni sta calando costantemente, la durata della loro attenzione è sempre più corta. I ragazzi imparano a usare molto bene solo ciò che loro interessa, e ignorano il resto. Ogni giorno sono bombardati di immagini ma non le sanno leggere. Per questo la classica lezione frontale con il professore che fa il suo show è sempre meno adatto agli studenti di oggi. Ma dobbiamo evitare di lasciare questa innovazione in mano al singolo docente, con uno che fa lezioni tradizionali e l’altro che affascina gli studenti con presentazioni powerpoint piene di effetti: dobbiamo creare un ‘format’ che permetta ai ragazzi di sapere cosa aspettarsi”.

Lavoro di squadra e comunicazione innovativa sono dunque alla base della proposta rispettivamente per docenti e studenti. Il terzo “target” è la cittadinanza: “In questo progetto – conclude infatti Nastasi – la scuola si apre alla società, tentiamo di smuovere le acque in un momento storico in cui la cultura è un po’ in crisi. E’ un servizio per la comunità”. Il progetto lascerà anche un’eredità: tutto il materiale prodotto entrerà a far parte di “Tabula”, un sistema online dove la scuola può conservare presentazioni e immagini liberamente consultabili dagli studenti.

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