Pietra Ligure. Nasce in Sardegna, vive la sua adolescenza in provincia di Savona, vola in Spagna a cercare fortuna e, in pochi anni, diventa lo scenografo teatrale più richiesto. Per IVG.it Alessio Meloni non è una novità. L’anno scorso, infatti, avevamo intervistato il giovane pietrese durante una delle sue brevi – e sempre più rare – visite in Italia, nella sua amata Pietra, dove ha potuto riabbracciare gli amici e i parenti (clicca QUI per vedere l’intervista completa).
Oggi Alessio vive stabilmente a Madrid da 10 anni ed è uno scenografo teatrale affermato e di successo. I giornali spagnoli gli dedicano lunghe interviste con parole al miele e l’eco dei risultati professionali del “Piddu” (così lo chiamano gli amici più intimi) giunge sino in Italia. La stampa spagnola lo definisce “lo scenografo del momento” e lo consacra a livello nazionale tra i migliori del suo settore. Miguel del Arco, Alberto Velasco, Juan Carlos Pérez de la Fuente, Fernando Soto, Carolina Román e Fernando Sánchez-Cabezudo: sono solo alcuni dei nomi di grandi artisti e drammaturghi spagnoli che – come sottolineano i critici – hanno avuto la fortuna di lavorare insieme a lui.
Un italiano che ha saputo farsi valere all’estero, costruendosi una carriera in un mondo – quello dello spettacolo – difficile e mai scontato. Eppure la storia di Alessio parte dal basso e il suo successo è soltanto la punta di un iceberg che, sotto, nasconde anni di gavette, sacrifici e momenti difficili. Si laurea all’accademia ligustica di belle arti di Genova con 110 e lode, si specializza in scenografia teatrale e, nel frattempo, lavora come cameriere, prima in Italia e poi ancora in Spagna. Tutto per raggiungere l’indipendenza economica e, soprattutto, per inseguire il sogno di una vita: diventare uno scenografo teatrale.
Meloni è un italiano trapiantato nella penisola iberica che incarna – a tutto tondo – l’ideale americano del self-made man (l’uomo che si è fatto da sé). Si forma nei teatri di Madrid e, gradualmente, diventa un vero e proprio artigiano della scenografia teatrale. Complice la passione ma anche quella testardaggine, ereditata dalle sue origini sarde, che lo ha reso quello che è oggi. Modesto e mai sopra le righe, la critica gli attribuisce un “sesto senso” e, osservando i suoi lavori, c’è da crederci. Difficile rimanere impassibili di fronte alla scenografia realizzata per “Danzad Malditos’, un’opera diretta da Alberto Velasco: uno dei prodotti artistici di Meloni più acclamati.
A teatro gli attori si riconoscono subito mentre gli scenografi, per natura, rimangono dietro le quinte. Ma quelle di Meloni, tuttavia, sono delle piccole opere d’arte che sfuggono a questa logica e che lo rendono protagonista anche sul palcoscenico, grazie ad un tocco inconfondibile – come un “marchio di fabbrica” – che contraddistingue tutte le sue scenografie. Dall’inizio del 2018 ne ha già realizzate 5 (Una vida americana, Juguetes roots, La tomba de Maria Zambrano, Desconcierto e Escenas de caza) e l’agenda del giovane talento pietrese è piena zeppa di incarichi. Proprio in questi giorni Meloni è impegnato nella direzione artistica di un videoclip per una cantante spagnola (Miriam). Di recente ha realizzato anche un altro video per la canzone “Lo malo” delle famose cantanti spagnole Atiana y Ana Guerra che debutterà il 6 aprile prossimo. Insomma, sentiremo ancora parlare di lui.