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Pietra Ligure, al Moretti la replica di “Dei Pride” con La Ronzante Gorgogliatrice

Il ricavato andrà all'associazione Adso grazie alla collaborazione del Comune di Pietra Ligure e allo Zonta Club Alassio Albenga

dei pride

Pietra Ligure. Poiché “squadra che vince non si cambia”, lunedì 12 marzo alle 21 al Teatro Moretti di Pietra Ligure andrà in scena la replica dello spettacolo “Dei Pride” con la compagnia La Ronzante Gorgogliatrice. Il ricavato andrà all’associazione Adso grazie alla collaborazione del Comune di Pietra Ligure e allo Zonta Club Alassio Albenga.

La presidente Zonta Alassio- Albenga, Sandra Berriolo, dice: “Dopo la raccolta fondi che ha portato cinquemila euro ai progetti locali dello Sportello antiviolenza Artemisia Gentileschi lo scorso novembre, il Club coglie una altra opportunità per fare un servizio locale. Aiutare l’Adso a proseguire e perfezionare il progetto ‘Dopo di noi’ è una occasione per aiutare le ragazze che fanno parte dell’associazione. La nostra missione è quella di aiutare le donne di tutto il mondo a migliorare la propria condizione di vita, qualunque cosa essa necessiti. In questo caso il nostro ricavato andrà alla realizzazione di un progetto articolato in cui le ragazze possano imparare a capire e a gestire la loro femminilità e a difendersi da persone malintenzionate che approfittano della loro sincerità e genuinità”.

La vice presidente di Adso Onlus, Ornella Vaccaro, aggiunge: “Ringraziamo lo Zonta Club Alassio-Albenga e il Comune di Pietra Ligure per l’appoggio alla progettualità Adso sul ‘durante-dopo di noi’. Lo scopo è quello di predisporre sul territorio savonese unità immobiliari rispondenti alla legge sul ‘Dopo di noi’ del 2016, ove iniziare percorsi di autonomia abitativa che consolidano e migliorano le capacità di ogni ragazza e di ogni ragazzo e nel contempo predispongano una rete necessaria nel momento in cui verranno a mancare le figure genitoriali”.

Il progetto, in questa prima fase, è costoso perché si tratta di individuare strutture abitative idonee, ristrutturarle in funzione di bisogni attuali e flessibili rispetto alla adultità e all’anzianità delle persone con sindrome di Down. Nella città di Albenga è già stata individuata un’abitazione atta alla scopo e ora Adso si accinge a ricercare fondi per la ristrutturazione.

Precisa inoltre Vaccaro: “Nel progetto educativo-didattico attuato nelle case Adso, due su Savona e una in fase sperimentale ad Albenga, un posto di rilievo occupa l’educazione all’affettività e la gestione dell’essere donna in una luogo in cui convivono ragazzi e ragazze, sotto la supervisione della psicologa di riferimento. Partendo dalla gestione in sicurezza della propria femminilità, si coinvolgono tutti i ragazzi presenti per un’ armonica convivenza improntata sul rispetto dei bisogni di ciascuno. Ancora un sentito grazie a chi crede nei nostri progetti e ci aiuta fattivamente nella realizzazione”.

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