Villanova d’Albenga. Una doccia fredda, un’altra mazzata per i lavoratori, peraltro non troppo a sorpresa considerando la discussione che era avvenuta nell’ultimo incontro al Mise sul piano industriale, con le possibilità di nuovi esuberi. E così è arrivata la procedura di mobilità da parte dell’azienda, che riguarda 114 lavoratori (80 a Genova e 34 a Villanova d’Albenga).
La notizia ha scatenato già durissime reazioni da parte di Rsu e sindacati di categoria impegnati in una difficile vertenza, così come delle stesse istituzioni locali non informate dalla decisione finale dei vertici Piaggio. Immediata è arrivata la richiesta di incontro al Mise, con un vertice già fissato per il prossimo 19 marzo alle ore 17:00, tra Ministero, Regione, azienda e organizzazioni sindacali.
Ma non solo: domani, giovedì 15 marzo, alle ore 9:00, è stato convocato con urgenza un altro incontro presso l’Unione Industriali di Savona, con al centro proprio i licenziamenti annunciati dall’azienda, sui quali i sindacati chiederanno un primo chiarimento e la richiesta di stoppare la procedura (anche in prospettiva del vertice al Mise).
“Davvero inaccettabile, ora vogliamo sentire cosa dirà l’azienda nello specifico. E’ chiaro gli esuberi rappresentano il colpo di coda rispetto ad un piano industriale che noi abbiamo respinto con forza, così come abbiamo rigettato la stessa cessione del P180 e il progetto di spacchettamento. I licenziamenti non sono assolutamente necessari e rappresentano un atto unilaterale dell’azienda che bisogna fermare a tutti i costi” sottolinea Lorenzo Ferraro della Fiom-Cgil.
“Questa procedura e questo atteggiamento da parte dell’azienda è assolutamente contrario agli accordi e agli impegni sottoscritti. E attendiamo un cambio di rotta forte da parte del Governo” conclude l’esponente sindacale.
Nei prossimi giorni, probabilmente dopo il vertice al Mise del 19 marzo, saranno convocate le assemblee dei lavoratori, con Rsu e sindacati pronti alla lotta per difendere i livelli occupazionali dell’azienda aeronautica e modificare un piano industriale che tradisce il patto del 2014 che portò al trasferimento da Finale Ligure a Villanova d’Albenga.