Villanova d’Albenga. Comprendono dodici P180 Avanti Evo destinati all’aviazione civile ed otto droni Hammerhead destinati all’aeronautica degli Emirati Arabi le commesse che Piaggio ha segnato sul proprio “taccuino” per il biennio 2017/2018.
Come spiegato dall’Ad Renato Vaghi a Il Sole 24 ore, l’obiettivo dell’azienda è “consegnare almeno otto P180 entro quest’anno” e, sempre quest’anno “completare la prima fase di sviluppo e portare in servizio l’Hammerhead” con la consegna dei primi esemplari.
Secondo l’amministratore delegato, le prospettive sono piuttosto positive, visto che negli ultimi due mesi l’azienda controllata dal fondo di Mubadala di Abu Dhabi ha firmato cinque contratti per P180. Questo è “un segno che il mercato è in ripresa” ma ovviamente si può fare meglio, visto che “nello stabilimento di Villanova d’Albenga abbiamo la capacità di produrre 60 aerei l’anno”.
Eppure i sindacati continuano a chiedere lumi su un piano industriale considerato a dir poco nebuloso, senza contare le perplessità scaturite a seguito dei 114 licenziamenti (poi diventate altrettante mobilità volontaria) dei 34 dipendenti di Villanova d’Albenga e degli 80 loro colleghi di Sestri Ponente.
Resta ancora sul tavolo, poi, l’ipotesi di cedere i diritti di proprietà intellettuale del P180 ad una società lussemburghese che rappresenta un gruppo di investitori cinesi. Un’ipotesi che, secondo Vaghi, “potrebbe essere la chiave di volta per aprire a Piaggio le porte del mercato cinese dell’aviazione civile”.