Date e cifre

Lirosi smentisce Santi: “A Savona niente asfalti da 20 anni? Falso, ecco i miei interventi. E anch’io non avevo risorse”

L'ex assessore spalleggia il suo successore ("hanno vinto grazie a lui") ma difende il proprio operato e spiega: "Riasfaltare la città costerebbe 12 milioni"

franco lirosi

Savona. “Se fossero state fatte asfaltature come si deve con la cadenza giusta per evitare problemi, ossia 10-15 anni, non ci troveremmo in queste condizioni. E invece noi abbiamo strade che non vengono asfaltate da 20 anni”. Ecco la frase pronunciata mercoledì da Pietro Santi, assessore ai lavori pubblici del Comune di Savona, che ha fatto scalpore negli ultimi giorni. Un “j’accuse” preciso e senza compromessi alle amministrazioni precedenti al quale, ora, ha deciso di rispondere il suo predecessore, ossia chi secondo Santi avrebbe mancato al suo ruolo: Francesco Lirosi.

Una replica a due facce, la sua: da un lato si schiera al fianco di Santi per quanto riguarda le dinamiche interne alla giunta di centrodestra (non è un mistero che qualcuno stia tramando per diminuire il “potere” del politico più votato in assoluto sotto la Torretta), dall’altro lo smentisce però sul tema degli asfalti, portando date e cifre a suo supporto.

“Ho letto le esternazioni di Piero Santi su IVG – spiega Lirosi – molto sommessamente e rispettosamente, voglio commentare il fatto sotto due aspetti: umano e politico. Per quanto riguarda l’aspetto umano, conosco Piero da molti anni e, per molto tempo, siamo stati i più votati di Savona (lui in assoluto, io per la sinistra). All’epoca delle ultime elezioni comunali, Santi è stato invitato dal suo partito a candidarsi e, ovviamente, prendere il numero più alto possibile di voti. Un fatto che fa notare la differenza tra un partito con dirigenti normalmente intelligenti ed altri con dirigenti politicamente folcloristici (il riferimento evidente è a Fulvio Briano e ai dirigenti del Pd savonese nel 2016, che decisero di non inserire Lirosi tra i candidati, ndr). Santi si è presentato ed ha svolto in pieno il suo compito. Anzi, senza i suoi voti (mi pare più di 800), chi governa oggi la città non sarebbe neppure arrivato al ballottaggio”.

“Il suo sfogo, insomma, mi pare più che legittimo – prosegue l’ex assessore e vicesindaco – così come giusti appaiono la sua aspettativa di avere più fondi a disposizione ed il commento del Dirigente Lavori Pubblici inerente al bisogno di molti più denari per la manutenzione delle strade. Praticamente, dopo essere riusciti ad arrivare al governo della città, anche (specialmente?) grazie a lui, dopo neppure 2 anni, lo vorrebbero scaricare o, almeno, sminuire. Non è cosa grave come quello che hanno fatto a me, ma ancora una volta viene da pensare ai valori etici che tutti dovremmo aver e che dovrebbero essere sempre presenti in ogni attività politica. In sostanza, dal punto di vista umano, sono senza dubbio dalla parte di Santi”.

Ben diversa la posizione di Lirosi per quanto riguarda l’aspetto politico: “Nella sua esternazione Santi afferma che le strade di Savona non sono state manutenzionate per anni ma ciò non è esatto. Mi corre l’obbligo di aggiungere che non è la prima volta che l’attuale amministrazione addebita alla precedente difetti e pesanti situazioni (è un giochetto ormai stantio che, purtroppo, tutti fanno in Italia). Ricordo quando lo stesso Santi aveva affermato pubblicamente che nessuno si era mai interessato del problema della copertura della Aurelia bis nella zona di via Schiantapetto (e allora avevo pubblicamente ricordato le nostre numerosissime attivazioni, tra cui la nostra visita al Ministero delle infrastrutture a Roma, vari incontri con i cittadini della Villetta e della Rusca e anche l’incontro pubblico in Sala Rossa con il responsabile ANAS della Liguria ing. Walter Bortolan, non precisamente desideroso di incontrare i cittadini…). Ora se la prende con la mancata manutenzione delle strade”.

“Ricordo solo alcuni degli impegni per la manutenzione delle strade comunali – inizia Lirosi – il Piano Opere Pubbliche triennale, da me presentato in Giunta il 15 novembre 2011, prevedeva 600 mila euro per il 2011, un milione per il 2012 e 1,3 milioni (di cui 200 mila  per rifacimento segnaletiche orizzontali) per il 2013. Ho fatto anche molti sopralluoghi con i tecnici in tutta la città per presentare in giunta le necessità più urgenti delle strade cittadine: è successo nella giunta del 29 marzo 2012 (dedicata specialmente ai bisogni per il Giro d’Italia), e in quelle successive del 22 maggio, 17 luglio e 28 agosto. Il Piano Opere Pubbliche del 2014 prevedeva 250 mila euro per le strade, quello del 2015 mezzo milione più un progetto straordinario per 22 interventi sugli asfalti, 6 marciapiedi e 8 guard rail per 700 mila euro. Nella giunta del 24 novembre di quell’anno abbiamo approvato il progetto definitivo per 25 interventi su avvallamenti, marciapiedi, asfaltature e cunette, per una cifra complessiva di 620 mila euro: tra i più significativi la rotatoria tra via Bonini e via Chiabrera (90 mila euro), via Montenotte (51 mila), corso Tardy e Benech (91 mila) e il tratto di nostra competenza della superstrada Savona-Vado (38 mila)”.

“Il problema non è difendersi dando la colpa agli altri – chiarisce ancora Lirosi – Quello vero è la mancanza generale di risorse, argomento davvero troppo abusato dall’attuale sindaco, visto che anch’io ho retto l’assessorato ai lavori pubblici con costante e drammatica mancanza di denari. Bene ha fatto l’ingegner Delfino (dirigente del settore Lavori Pubblici anche quando ero assessore io) a ricordare l’assoluta necessità di cure continue per le strade comunali. Ma non si illudano i cittadini più disattenti: la perfezione totale degli asfalti nelle città italiane non ci sarà mai! Per esempio, senza entrare in dettagli tecnici non facilmente comprensibili ed escludendo dalla stima delle vie esistenti sul territorio comunale di Savona le strade regionali, provinciali, vicinali (iter complessissimo e intervento finanziario da parte dei cittadini frontisti ed usufruitori), private ad uso pubblico e private, i costi restano altissimi”.

Il rifacimento completo dell’asfalto di un solo chilometro di strada larga mediamente 8 metri, con il consueto lavoro di scarifica, bitumatura, rifacimento della segnaletica orizzontale e (delicato) rialzo dei tombini, ammonta a circa 100 mila euro – spiega l’ex assessore – Senza (ripeto) considerare le strade vicinali, che in caso di intervento comunque incidono sulle finanze pubbliche (241 strade per complessivi 229,5 km), sul territorio cittadino vi sono 386 strade comunali per complessivi 117,5 km“.

Il calcolo è facile da fare: riasfaltare tutte le strade comunali costerebbe, secondo i dati forniti da Lirosi, poco meno di 12 milioni di euro. “Dunque, o i prossimi denari provenienti dal POR FESR (Piano Operativo Regionale – Fondi Europei Sviluppo Regioni), già richiesto per parecchi milioni dalla precedente giunta, potranno essere dedicati alla cura delle strade (credo sia molto difficile: l’Europa pensa molto all’implemento dell’energia pulita, assai meno ai buchi degli asfalti), oppure si continuerà con i soliti ‘tapulli’ e con l’utilizzo dell’asfalto a freddo (metodo veloce che però non serve praticamente a nulla: alle prossime piogge i buchi ritornano)”.

Questo è quanto e il resto è aria fritta, con i governanti della città che si esprimono attraverso tentativi abbastanza puerili di giustificazione e senza illustrare le reali condizioni ai cittadini, con il sindaco che ormai, davanti alla realtà della situazione savonese (simile in quasi tutta l’Italia), si limita ad addossare le colpe di ogni cosa alla precedente amministrazione e con l’opposizione comunale che sta a guardare” conclude Lirosi

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