Modifica

Entrate comunali e dilazione dei pagamenti, LoaNoi all’attacco: “Serve modifica del regolamento”

Ecco la proposta avanzata dal gruppo di minoranza loanese

 lista civica "LoaNoi"

Loano. La modifica del regolamento generale delle entrate comunali, in particolare l’articolo 16 sulle forme di dilazione dei pagamenti. E’ la richiesta che arriva dal gruppo di minoranza LoaNoi, che ha presentato una proposta di deliberazione da inserire nel prossimo Consiglio comunale.

“L’articolo 16 del nostro regolamento delle entrate, non appare assolutamente in linea, non solo sotto l’aspetto formale (alcune valori sono ancora espressi in Lire) ma anche sostanziale, oltre che riportare alcuni “privilegi” (possibilità di maggior dilazione ai pubblici dipendenti) che non hanno ragione di esistere, violando a nostro parere anche il principio costituzionale di uguaglianza” dice il gruppo di minoranza.

“Del tutto anacronistica e priva di qualsiasi logica la disposizione di cui al comma 5 in cui si dispone la non applicabilità dell’articolo in maniera di Tarsu in quanto l’amministrazione concede già un pagamento in corso d’anno dilazionato. Anche l’amministrazione statale concede il pagamento in corso d’anno dilazionato delle imposte e contributi dovuti da dichiarazione dei redditi. Ma concede altresì la possibilità (in caso di mancato pagamento delle somme in corso d’anno) di rateizzare sia gli avvisi bonari emessi a seguito di procedure di controllo automatico che verificano eventuali mancati pagamenti, sia (come già premesso) le iscrizioni a ruolo a seguito di mancato pagamento anche degli avvisi bonari”.

“L’attuale formulazione dell’articolo (limitativa nella durata concessa) e la sua parziale chiusura a determinati tipi di dilazione (Tarsu e Tari) può avere effetti differenti nei confronti dei soggetti che si sono trovati nella situazione di non poter adempiere nei termini: nei soggetti privi di beni “aggredibili” (e nonostante questo, disposti ad assolvere – se messi in condizione di poterlo fare – ai propri obblighi tributari pregressi) il diniego (e la conseguente richiesta di pagamento in unica soluzione) verrebbero (ovviamente) disattesi con la conseguenza che tali crediti tributari (per l’amministrazione) finirebbero nel calderone dei cosiddetti crediti inesigibili , destinati ad essere stralciati una volta decorso il termine prescrizionale”.

“Riteniamo che un atteggiamento meno rigido e maggiormente orientato a “comprendere” i problemi del cittadino in difficoltà porterebbe sicuramente quest’ultimo ad onorare nel tempo il proprio debito, con reciproco vantaggio per tutti e, soprattutto per le casse pubbliche. Nei soggetti caratterizzati da “beni aggredibili” ma in crisi di liquidità, tale comportamento potrebbe avere gravi conseguenze (pignoramento, procedure esecutive dei propri beni,) spesso “sproporzionate” rispetto alla pretesa erariale”.

“Per questi motivi riteniamo che la nostra sia una proposta di buon senso in quanto va nella direzione di consentire ai cittadini in difficoltà di adempiere ai propri obblighi pregressi e alle casse comunali di beneficiare di entrate che, altrimenti andrebbero perse in quanto potenzialmente inesigibili” conclude la minoranza loanese.

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