Lesioni gravissime

Colpì barista con una chiave nell’occhio: concessi gli arresti domiciliari

Una perizia ha stabilito che l'albanese finito in manette non aveva intenzione di uccidere: alla luce dell'alleggerimento della sua posizione è stata attenuata la misura cautelare

tribunale savona

Savona. Dritan Hasani, il ventinovenne albanese che nell’ottobre scorso aveva ferito nell’occhio, con una chiave, un barista di Tovo San Giacomo, potrà lasciare il carcere per andare agli arresti domiciliari. L’istanza di attenuazione della misura cautelare presentata dai suoi legali, gli avvocati Simone Mariani e Riccardo Morielli, è stata infatti accolta nella ultime ore.

La concessione dei domiciliari è arrivata alla luce dell’esito dell’incidente probatorio che ha escluso la volontà omicida da parte dell’albanese (secondo il perito quel colpo all’occhio inflitto con una chiave non poteva essere mortale) e, di conseguenza, sono venute meno le esigenze di custodia in carcere.

Subito dopo l’aggressione, Hasani era stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio, ma l’esito della perizia (effettuata dal dottor Bonsignore) porterà il pm Giovanni Battista Ferro a derubricare il reato in lesioni volontarie gravissime.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, quella sera di ottobre l’albanese sarebbe entrato all’interno del pub di Finale Ligure, “La Vecchia Scala” in via Concezione, dove lavorava la vittima, Alberto Novara, e avrebbe tentato di strappare il cellulare dalle sue mani. Tra i due era quindi nata una discussione finita a spintoni e poi l’albanese aveva lasciato il locale.

Tutto sembrava finito lì, ma intorno all’una e mezza, quando Novara era uscito da locale, aveva trovato ad aspettarlo Hasani che aveva finito per aggredirlo conficcandogli poi una chiave nell’occhio. Mentre gli amici soccorrevano il barista, lo straniero si era dato alla fuga, ma i carabinieri lo avevano identificato e arrestato poco dopo.

Alberto Novara, accompagnato all’ospedale San Martino di Genova, era rimasto in sala operatorio per cinque ore e, fortunatamente, i medici erano riusciti a salvargli l’occhio.

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