Albenga. “Alla luce dei macroscopici errori giuridici compiuti in materia di bilancio dallo sprovveduto assessore Paola Allaria e dall’intera amministrazione comunale, errori che rischiano di mettere a serio repentaglio il bilancio cittadino, delle famiglie e delle imprese, chiediamo il commissariamento immediato del Comune”.
È questo il pesante attacco dei consiglieri di minoranza Forza Italia Eraldo Ciangherotti e Ginetta Perrone, partorito dopo aver preso visione del responso del parere pro-veritate sull’accertamento massivo Tari ad Albenga, firmato dallo studio professionale Maurizio Delfino di Milano.
“Cumulo giuridico per omessa o infedele dichiarazione della Tari è il criterio che la perizia avvalora per l’accertamento massivo di imposta, – hanno spiegato i consiglieri. – Ecco il responso in arrivo sulla scrivania del sindaco e contenuto nel parere pro-veritate, firmato dallo studio professionale Maurizio Delfino di Milano. Tale parere venne richiesto a seguito della mozione di consiglio comunale presentata da Forza Italia e discussa nella serata del 13 novembre 2017, proprio perchè a Palazzo Civico, in pochi mesi, avevano già accertato, contro un migliaio di partite iva, ben 5.388.690 euro per la Tari non versata negli ultimi cinque anni”.
“L’intero Partito democratico seduto in Consiglio comunale, promotore dell’errato accertamento massivo calcolato con cumulo materiale, pur di fare cassa in maniera veloce e disinvolta, votò contro l’espressa richiesta dei Consiglieri comunali di Forza Italia di: rivedere la legittimità del regolamento di gestione dei rifiuti urbani, affinché questo sia conforme e compatibile con le Leggi nazionali in materia ambientale; annullare in autotutela gli avvisi di accertamento ove sono previste sanzioni calcolate in maniera errata ed in particolare, sempre in autotutela, ricalcolare le eventuali sanzioni illegittimamente comminante alle utenze non domestiche e di provvedere ad una riemissione, calcolando correttamente le sanzioni, applicando il calcolo ed il criterio del cumulo giuridico, per tutti i casi di omessa ed infedele dichiarazione, così come sancito dalla legge e così come ribadito da giurisprudenza oramai consolidata”.
“Per questi motivi chiediamo il commissariamento del Comune, affinché l’amministrazione che governa in maniera così stravagante Albenga si astenga, da qui e fino al termine del mandato, dall’adottare qualsiasi provvedimento che trascenda l’ordinaria gestione”, hanno concluso Ciangherotti e Perrone.