"pesante eredità"

Buche nell’asfalto, Santi accusa: “A Savona nessuna manutenzione per 20 anni e ora paghiamo il prezzo”

A breve partiranno due lotti di lavori, con la riasfaltatura di corso Tardy e Benech, ma le strade "critiche" sono 72

buche asfalto savona

Savona. “Se fossero state fatte asfaltature come si deve con la cadenza giusta per evitare problemi, ossia 10-15 anni, non ci troveremmo in queste condizioni. E invece noi abbiamo strade che non vengono asfaltate da 20 anni. Un esempio concreto è via Cosseria, quella che costeggia i giardini di via Trincee: è stata realizzata quando furono rimossi i binari, 30-35 anni fa, e non è mai più stata asfaltata”. Non le manda a dire Pietro Santi, assessore ai lavori pubblici, che nel commentare l’attuale situazione degli asfalti savonesi individua un “colpevole” preciso: l’assenza di manutenzione da parte delle precedenti amministrazioni.

Le criticità di oggi, sostiene, partono da lontano: “Siamo a conoscenza di questo problema e non lo nascondiamo, stiamo lavorando per risolverlo. Ma con un tempo così lungo senza manutenzione non si può certo pretendere che le strade siano in sicurezza – tuona Santi – è una situazione pesante quella che abbiamo ereditato. In questi giorni frenetici, in cui le copiose piogge hanno aperto numerose buche, abbiamo cercato di operare nel miglior modo possibile per cercare di mettere in sicurezza le strade. In un giorno solo ricordo che siamo arrivati ad utilizzare quasi 800 kg di asfalto a freddo”.

“Le strade hanno bisogno periodicamente di un intervento manutentivo importante – concorda il dirigente del settore lavori pubblici, Marco Delfino – altrimenti negli anni si creano venature in cui entra facilmente l’acqua e da lì si arriva alle buche. In questi giorni abbiamo avuto problemi causati dalle elevate quantità di precipitazioni: abbiamo fatto molti interventi, alcuni addirittura mentre pioveva quindi palesemente ‘tamponi’ dalla durata molto limitata”.

Palliativi in grado di limitare i problemi per qualche settimana o qualche mese, ma l’unica soluzione reale, spiegano Santi e Delfino, è quella di rifare gli asfalti da zero: “Purtroppo però interventi di questo tipo hanno costi elevati, più che altro per la quantità di asfalto da rifare” chiarisce Delfino. E infatti gli uffici hanno in mano un elenco di 72 strade in cui è necessario intervenire almeno in un tratto.

Un primo lotto di lavori, già pianificato e finanziato per 250 mila euro, dovrebbe partire a inizio aprile e interesserà alcune di quelle strade, soprattutto quelle con le maggiori criticità ossia quelle di grande scorrimento (come corso Mazzini, corso Vittorio Veneto o via Nizza). Un altro intervento specifico su corso Tardy e Benech, di pari importo, dovrebbe essere avviato entro fine aprile – inizio maggio. Due appalti che però non saranno sufficienti per parlare di un intervento risolutivo in tutta la città: “Le risorse necessarie sarebbero di gran lunga superiori a quelle attuali”, spiega Delfino.

Una strada però è stata già tracciata: “Nel piano delle opere pubbliche abbiamo inserito un’ulteriore somma, circa 350 mila euro, che dovrebbe essere finanziata con gli oneri di urbanizzazione – annuncia Santi – se riusciremo a reperire quel denaro, ci permetterà di riuscire finalmente a risolver gran parte delle criticità. Nel frattempo non posso che ringraziare davvero di cuore i tecnici per il loro impegno, veramente notevole sia durante le piogge che in seguito. Penso ad esempio alla Milano-Sanremo: siamo riusciti a garantirne il regolare svolgimento, ancora sabato mattina i tecnici sia del Comune che delle squadre di manutenzione erano su tutto il percorso per verificare la situazione”.

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