Borghetto Santo Spirito. “AAA Farmacia Comunale S…vendesi”. Un ironico annuncio diffuso in queste ore dalle minoranze “Liberiamo Borghetto” e “In Cammino” per contestare, ancora una volta, la decisione della giunta di Giancarlo Canepa di vendere la farmacia.
La cessione è la pietra angolare su cui si basa tutto il piano di riequilibrio che, nei piani dell’amministrazione, dovrebbe sanare il buco di bilancio: “Senza questa cessione – spiegavano già a dicembre Canepa e Moreno – saremo costretti a chiudere il centro ragazzi e il campo solare. Contiamo di venderla ad un milione e mezzo. Aggiungendo a questa cifra l’avanzo di gestione di quest’anno, avremo la cifra necessaria ad estinguere mutui per circa due milioni di euro. Ciò ci permetterà di risparmiare 150 mila euro l’anno solo di interessi: in dieci anni, avremo un risparmio di un milione e duecentomila euro”. Con l’affitto della farmacia, 30 mila euro l’anno, per arrivare allo stesso risultato ci vorrebbero 40 anni.
Una tesi, però, totalmente smentita da Villa e Maritano. “Basare il piano di rientro su una vendita futura e del tutto aleatoria appare più una bella favola che un provvedimento utile – accusano – se a ciò aggiungiamo che il prezzo stabilito di 1,5 milioni non corrisponde al reale valore di mercato rispetto al fatturato attuale si rischia di svendere un altro gioiello di famiglia come già avvenuto per Villa Laura”.
Ecco allora la proposta alternativa, articolata in tre punti: “Rinegoziazione del canone di locazione dei locali della farmacia, rinuncia all’assunzione del personale stagionale, attività di fidelizzazione della clientela”. Tre mosse che, secondo le minoranze, dovrebbero portare a un aumento dell’utile dagli attuali 30 mila euro l’anno fino a 70-80 mila, “mantenendo la proprietà di un’azienda che produce utile da destinare ad interventi nel campo sociale”.