Albenga. Rosy Guarnieri, l’ex primo cittadino amato dagli albenganesi, stimato dagli amanti della politica e incensato nelle ultime ore dalle parole di colleghi e rivali politici, ha compiuto la prima parte del suo ultimo viaggio.
Guarnieri, che era stata ribattezzata a furor di popolo “zarina verde”, premio alla sua tenacia e una sorta di “consacrazione” per colei che è stata il primo sindaco donna, meridionale e della Lega della storia di Albenga, è deceduta ieri mattina, alle prime luci dell’alba, all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure.
Proprio pochi minuti fa, la salma del segretario cittadino della Lega è partita dalla camera ardente dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure alla volta dell’oratorio di Santa Croce a Bastia d’Albenga, dove parenti, amici e conoscenti potranno tributarle un ultimo omaggio e dove, questa sera, alle 19, sarà recitato il rosario.
La zarina farà così ritorno nel piccolo paese dell’albenganese, in cui era residente e dove aveva stretto saldi e sinceri legami con tutti. La sua vera seconda casa, oltre a Villalba (in provincia di Caltanissetta), sua città natale. Sebbene fosse decaduta da sindaco della città delle torri nel 2013, infatti, oltre che ad Albenga in veste di consigliere di minoranza, Guarnieri aveva comunque proseguito il suo impegno anche nella frazione albenganese, composta da circa 700 abitanti che l’avevano “eletta” come punto di riferimento. La chiamavano, la cercavano, la fermavano per strada per riferirle i problemi e le richieste più disparate. Lei le faceva sue e, in più di un’occasione, ha alzato la voce in comune per ottenere maggior rigore in termini di pulizia, di sicurezza e di decorso urbano per la “sua” Bastia.
Rosy non sarà commemorata solo ad Albenga, bensì anche a Genova, dove questa sera, in un noto ristorante del capoluogo della Regione, la Lega regionale ha organizzato un momento di ricordo in suo onore, con la proiezione di un filmato a lei dedicato.
Domattina, poi, alle 10,30, nella parrocchia della Santissima Annunziata, sempre a Bastia, saranno celebrati i funerali, ai quali sono attese migliaia di persone. Al termine della funzione, la salma compirà l’ultimo viaggio alla volta dell’ara crematoria di Brà.