Albenga. È stata inaugurata questo pomeriggio, alle 14,30, in piazza Corridoni, nei pressi della sede del Centro Giovani di Albenga, la nuova “Panchina arancione” contro la violenza sulle donne e in memoria di Loredana Colucci (uccisa dal compagno nel 2015 in una palazzina della zona), che è andata a sostituire la precedente, distrutta da alcuni ignoti nelle scorse settimane.

I vandali, approfittando del buio della notte, non si erano semplicemente limitati a danneggiare il simbolo albenganese del “No” alla violenza sulle donne, ma l’avevano letteralmente fatto a pezzi.
Il Comune, però, forte anche della volontà di tanti cittadini, indignati e irritati per via del barbaro gesto, ha recuperato i resti della panchina e, a distanza di poche settimane dall’accaduto, ne ha fatta realizzare una nuova, che è stata ricollocata esattamente nella stessa location.
Oggi il taglio del nastro, alla presenza dell’amministrazione comunale al gran completo e di una cornice composta da centinaia di albenganesi. In testa, l’assessore ai Servizi sociali Simona Vespo, prima promotrice dell’iniziativa, che ha dichiarato: “Con orgoglio, andiamo a inaugurare nuovamente e a rimettere al suo posto questa panchina, già inaugurata lo scorso 25 novembre 2017 come simbolo della Città contro la violenza sulle donne e in memoria di Loredana Colucci. Data e location non sono casuali. Oggi è l’8 marzo, giornata internazionale in cui si celebrano i diritti ottenuti nella storia dalle donne, che credo e spero aumenteranno ancora nei prossimi anni. La decisione di puntare su piazza Corridoni, come luogo per l’installazione della panchina, invece, è stata assunta per via della vicinanza del Centro Giovani: i ragazzi avranno questo simbolo sotto gli occhi quotidianamente e la speranza è che interiorizzino questo sentimento di rispetto reciproco, che denigrino la violenza e denuncino eventuali episodi spiacevoli di cui vengono a conoscenza”.
Un messaggio, un inno alla non violenza che l’assessore albenganese ha voluto estendere, però, anche alle stesse donne: “Le donne devono farsi rispettare assumendo un’autorevolezza che, però, non deve mai sfociare in aggressività, ricordando la buona e giusta femminilità. Al mondo esistono anche tanti uomini ‘vessati’ e maltrattati dalle donne e non è giusto dimenticarlo. Il messaggio deve essere un ‘No alla violenza di ogni forma e genere’. I rapporti si costruiscono sempre in due e si devono basare sul dialogo e il rispetto reciproco”.
Vespo, poi, ha ricordato anche l’iniziativa partorita dal Comune in collaborazione con Aied, ovvero la creazione di una linea telefonica (800.12.64.37) e di una casella mail (aied@comune.albenga.sv.it), attraverso le quali uomini e donne possono mettersi in contatto con medici specializzati e raccontare, anche in forma anonima, la propria storia e i propri problemi legati alla violenza.
“Questa linea telefonica, che ho promosso personalmente, è nata proprio per sopprimere la violenza. L’obiettivo è aiutare uomini e donne violenti a trovare il coraggio di affrontare i propri problemi. In questo modo vogliamo prevenire e curare le forme d’ira che non si riescono a gestire”.