Folla

Successo per l’incontro sugli “Statuti e ordinamenti delle comunità della Val Bormida” al Patetta di Cairo

L’incontro fa parte del progetto "Ab Origine - Aspetti di Storia della Valbormida"

Incontro Statuti e ordinamenti Patetta Cairo

Cairo Montenotte. La conferenza sul tema “Governare il territorio: Statuti e Ordinamenti delle Comunità della Val Bormida” che Maura Fortunati (docente di storia del diritto medievale e moderno all’Università degli Studi di Genova) ha tenuto venerdì scorso, di fronte ad un foltissimo pubblico che ha affollato l’aula multimediale del plesso di via Allende dell’Istituto di Istruzione Superiore “Federico Patetta” di Cairo Montenotte è stata “incredibilmente ricca di spunti e di suggestioni”.

Lo statuto, così come è stato illustrato dall’esperta della Società Savonese di Storia Patria, è infatti un documento giuridico che, da un base consuetudinaria e attraverso giuramenti prima e votazioni poi, accompagna la vita delle comunità per cinquecento anni, fino alle soglie dell’età contemporanea, ma è anche un manifesto della vita economica e sociale delle popolazioni e, ancora, un tassello nel complesso gioco dei rapporti di potere tra signoria feudale e governo locale.

La docente è partita da un’analisi storico-sociale della nascita del fenomeno statutario in Italia per legare poi tali elementi alla situazione delle diverse collettività bormidesi, in un quadro comparato dove il passaggio dalle consuetudines ai brevia e agli Statuti, così come le successive modifiche, correctiones ed emendationes statutarie sono il riflesso delle relazioni di forza tra la comunità e il signore e l’effetto della “conquista del territorio” da parte dei particulares.

Dopo aver spiegato ai presenti come e quando si svilupparono le stesure di questi ordinamenti e cosa rappresentassero e gli aspetti che regolamentavano le comunità, Maura Fortunati ha analizzato e illustrato in particolare gli statuti valbormidesi fino a noi pervenuti , dai frammenti più antichi di quelli millesimesi del XII secolo a quelli quattrocenteschi e cinquecenteschi di Carcare, Cengio, Altare, Cairo , Pallare e altri fino ai bandi campestri di Rocchetta, emanati nel 1767.

Ma gli statuti , come si diceva, sono anche un manifesto della vita della società: le regole in materia di igiene e di decoro urbano, le norme sulla pubblica moralità o per l’istruzione pubblica rappresentavano anche le “regole del gioco” per gli abitanti e il recinto entro cui si sviluppavano i percorsi di vita dei locali, così come, per altro verso le norme processuali e penali, mentre costituivano uno strumento di “igiene sociale” e di controllo della vita pubblica, erano anche il riflesso della maggiore o minore dipendenza dei reggitori dal potere superiore del signore.

“Maura Fortunati ha saputo illustrare, quindi, non solo il testo ma anche il contesto dell’esperienza statutaria locale. Una conferenza molto apprezzata dal pubblico presente, come testimoniato anche dalle numerose domande che gli studenti, i docenti e i molti esperti presenti hanno rivolto alla docente in coda alla prolusione. L’incontro, che fa parte del progetto ‘Ab Origine – Aspetti di Storia della Valbormida’ organizzato dall’Istituto di istruzione superiore ‘Federico Patetta’ di Cairo Montenotte in collaborazione con la sezione Valbormida della Società Savonese di Storia Patria e l’Istituto Internazionale di Studi Liguri con il patrocinio del Comune di Cairo Montenotte avrà un seguito martedì 13 marzo quando i partecipanti saranno ospiti dell’Archivio di Stato di Savona dove, sotto la guida e con l’assistenza di Maura Fortunati e dei funzionari archivisti, potranno vedere e consultare i testi originali degli Statuti e provare a ‘fare storia’ direttamente sul campo”.

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