Sullo schermo

Stasera al NuovoFilmStudio di Savona: Sami blood (Sámi Blood)

Stasera al NuovoFilmStudio di Savona: Sami blood (Sámi Blood)

NuovoFilmStudio/Officine Solimano/Piano terreno
Piazza Rebagliati, Savona
Circolo ARCI

Sami blood (Sámi Blood)
di Amanda Kernell, con Lene Cecilia Sparrok, Maj-Doris Rimpi, Mia Erika Sparrok Svezia 2016, 110′

mar 27 (21.15)

Premio Label Europa Cinema.

Elle Marja ha 14 anni ma sa già di non voler seguire le orme della famiglia. Figlia di allevatori di renne della comunità sámi (lappone) nell’estremo nord svedese, la ragazzina è vittima della discriminazione etnica degli anni ’30. Sottoposta alla certificazione della razza per frequentare la scuola riservata solo ai sámi, Elle Marja sogna una vita in cui non sentirsi più diversa. Così, inizia a farsi chiamare Christina, a parlare svedese, ad andare in città, allontanandosi sempre più dalla cultura della sua gente…
Discendente dalla comunità sámi da parte paterna, la regista svedese Amanda Kernell racconta la storia di una discriminazione poco conosciuta. Eppure gli indigeni del nord della Norvegia, Svezia ed altri Paesi Scandinavi sono a lungo stati vittime di una sistematica soppressione culturale. “Sami Blood” dunque, è un’intensa storia di riscatto interamente raccontato in un flashback dalla protagonista che si abbandona ai ricordi. Da piccole, Elle Marja e Njenna, interpretate da due vere sorelle, Lene Cecilia e Mia Erika Sparrok, vengono mandate dal loro villaggio alla scuola per Sami ricevendo continui insulti da parte dei vicini svedesi. Ma Elle Marja non intende più essere “un animale da circo” e vuole continuare a studiare, noncurante del pregiudizio secondo cui i Sami non abbiano le stesse capacità intellettive degli altri. La messa in scena è resa appassionante dalla brillante interpretazione di Lene Cecilia Sparrok, la cui espressività del volto traduce tutta l’istintività della lappone cresciuta nella natura selvaggia, ma anche la curiosa determinazione della ragazza decisa a scrivere la propria storia. “Sami Blood” diventa quindi un viaggio alla ricerca della propria identità tra il difficile rigetto della propria cultura d’appartenenza e il desiderio di una nuova vita.

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