Albisola Superiore. La gara che non ti aspetti. Una partita divisa in due parti che ha visto la Spinnaker scendere all’inferno per poi ritrovarsi quasi in paradiso. Al cospetto di uno squadrone come Saronno, costruito per vincere il campionato, le categorie di differenza sembrano ben più di una per la prima ora di gioco in cui gli ospiti fanno il bello e il cattivo tempo di fronte ad una Spinnaker che cerca con le unghie e con i denti di rimanere in partita senza però riuscire ad essere incisiva in attacco e non riuscendo sempre a limitare gli attacchi avversari.
In meno di un ora la gara sembra indirizzata, come spesso è accaduto in questa stagione, verso una netta sconfitta quando, dopo circa un ora di gioco, Saronno si trova avanti 2 a 0 contro una Spinnaker impaurita e spaesata.
Nel terzo parziale però la formazione locale si trasforma, trascinata da Omar Louza che a fine gara farà segnare un bel 37 nel tabellino dei punti, riprende una marcia vista poche volte fino a questo momento della stagione cominciando a mettere in seria difficoltà la più quotata Saronno. Il set prosegue punto a punto ed è Albisola a riuscire a prendere un minimo margine di vantaggio portandosi 16 a 13. Pronta la reazione dei lombardi che avanzano 20 a 21 ma non riescono a prendere il largo. Si arriva ai vantaggi e, questa volta, a spuntarla è la Spinnaker che si impone 27 a 25 portando la capolista al quarto set.
Com’era finito il terzo inizia il quarto: Albisola a condurre e, per una volta, gli avversari a rincorrere. La Spinnaker riesce a mantenere qualche punto di vantaggio per tutto il set arrivando a condurre 21 a 19 prima di farsi riprendere dagli ospiti, che provano in tutti i modi a chiudere la pratica da tre punti ma, con un implacabile Buzzi al cetro autore di 13 punti, Albisola vende cara la pelle inizia un lunghissimo testa a testa non adatto ai deboli di cuore. I set point e i match point si susseguono e alla fine sono Louza e compagni a spuntarla, 32 a 30. Si va così al quinto set.
Il parziale decisivo viene giocato, fin dal principio, punto a punto con l’Albisola che prova in tutti i modi a restare attaccata agli avversari per poi tentare la zampata finale. Anche questo set, come i due precedenti, finisce ai vantaggi, ma sono i lombardi a spuntarla 16 a 18 portando via i 2 punti e la vittoria che, indubbiamente, la Spinnaker si sarebbe meritata.
Alla fine da una parte c’è la delusione per aver visto la vittoria ad un passo e non essere riusciti a coglierla, dall’altra c’è la consapevolezza che, nonostante tutte le carenze che presenta la squadra, la Spinnaker ha le potenzialità per provare a giocarsi maggiormente tutti gli incontri sintomo che il costante lavoro in palestra deve continuare, che l’impegno non deve mai venire meno e che serve l’aiuto di tutti per cercare di risollevare umore e classifica.
Stare qui a provare a fare i conti di quanto manca ad una ipotetica quota salvezza sarebbe inutile, si può solo sperare che gli albisolesi riescano a mettere in campo la caparbietà degli ultimi tre set anche nei prossimi incontri e fin dal primo punto. Solo cosi potranno togliersi delle soddisfazioni e provare a mettere da parte qualche altro punto e, una volta arrivati in fondo, capire se la somma di tutti quei punti può portare ad un obiettivo che, al momento, sembra irraggiungibile.
Prossimo appuntamento sabato 24 febbraio alle ore 20,45 a Malnate contro lo Yaka Volley, formazione che all’andata, nonostante la vittoria al PalaBesio, non aveva particolarmente impressionato.