Liguria. “Il Partito Democratico abbia la decenza di tacere. Il Fondo Sanitario Nazionale, a fronte di un apparente aumento di meno di 1 miliardo di euro, è stato gravato di costi e spese vincolate per 3 miliardi di euro, con una riduzione effettiva e reale di 2 miliardi di euro. A fronte di un Fondo Sanitario pari a 114 miliardi di euro, sono stati distribuiti 110 miliardi e 131 milioni di euro”. E’ la precisazione che arriva da Sonia Viale, assessore regionale alla Sanità, dopo che ieri il Pd aveva sostenuto che l’aumento degli stanziamenti ricevuti da Roma rappresentava in realtà “una punizione”.
Per il 2018, infatti sono stati assegnati alla Liguria di circa 3 miliardi e 59 milioni di euro, con un incremento di 4 milioni e 825mila euro rispetto al 2017. Quello che per la Regione era un “premio”, però, non lo era per il Pd: “A fronte di un miliardo di euro in più stanziato dal Governo alla nostra regione arrivano appena 4,8 milioni di euro in più – avevano sostenuto – La Liguria, però, come quota d’accesso, conta quasi il 3% a livello nazionale, quindi a fronte di un incremento di un miliardo di euro alla nostra Regione sarebbe dovuto toccare un aumento di circa 30 milioni di euro, non di 4,8 milioni”.
Un’interpretazione che Viale stronca: l’aumento sarebbe solo “apparente”, perchè controbilanciato da costi e spese vincolate che porterebbero invece a una riduzione effettiva di 2 miliardi. “Sul tema del riparto l’ignoranza del Pd è abissale, forse perché nessuno degli esponenti del Partito Democratico ligure se ne è mai occupato – punzecchia l’assessore – Basterebbe che prima di parlare si facessero spiegare almeno le basi della materia dai loro colleghi di partito delle altre Regioni, almeno da evitare brutte figure”.
“È solo grazie al lavoro svolto dalla nostra amministrazione di centrodestra che, dall’anno scorso per la prima volta, l’anzianità della popolazione è stata riconosciuta come criterio oggettivo di riparto (indicatore stabilizzato) – rivela Viale – questo ci ha permesso anche quest’anno di ottenere maggiori risorse. Inoltre il governo ha riconosciuto la Liguria tra le 11 regioni virtuose in relazione all’applicazione dei Lea nell’erogazione dei servizi e tra le 8 regioni virtuose per il contenimento della spesa farmaceutica, un tema sul quale gli esponenti del Pd ligure hanno evidentemente le idee molto confuse”.
“La verità è che, ancora una volta, il Pd ha preso una cantonata, l’ennesima – conclude la leghista – D’altra parte cosa ci si può aspettare da chi ha amministrato in modo disastroso la sanità in Liguria, lasciandola con un disavanzo di 98 milioni di euro?”.