Albenga. Si allunga la lista delle contestazioni a carico dei pusher marocchini arrestati lo scorso 31 gennaio dai carabinieri della compagnia di Albenga nell’ambito dell’operazione Dominator.
Le successive indagini dei militari del nucleo operativo ingauno hanno portato ad emettere altre sei ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti degli stessi spacciatori, arrestati in flagranza di reato. Per tutti gli indagati i reati contestati sono, a vario titolo, quelli di spaccio di cocaina.
Gli ordini di custodia cautelare in carcere sono stati emessi alla luce dei numerosi episodi di spaccio documentati dai carabinieri: l’attività illecita portata avanti dagli arrestati costituiva “una lucrosa fonte di guadagno tesa ad ottenere un sicuro e stabile arricchimento”. Le attività illecite sono state realizzate, anche in concorso, tra Albenga e Loano nel periodo compreso tra ottobre 2017 e gennaio 2018.
Le costanti attività di monitoraggio, osservazione, analisi e riscontro sui controlli e le numerosissime perquisizioni personali, veicolari e domiciliari attuate sistematicamente sul campo da militari in borghese e dalle pattuglie del nucleo radiomobile e delle stazioni carabinieri (in supporto all’azione di contrasto) hanno consentito di “mappare” la rete criminale dedita al traffico di droga sulla piana ingauna. Lo spaccio era interamente gestito da pusher di origine marocchina, molti dei quali già finiti in manette per lo stesso tipo di reato e pertanto recidivi.
Tra gli acquirenti, oltre a tossicodipendenti e abituali consumatori, figurano nomi noti, quasi tutti italiani della zona.
Il bilancio conclusivo dell’azione di contrasto delle ultime 24 ore è di sei arresti, che si aggiungono agli otto in flagranza già operati nel corso della settimana.