Savona. Circa 190mila euro. È questa la somma quantificata dalla provincia di Savona per mantenere in vita, almeno fino alla fine dell’anno scolastico, l’assistenza scolastica tramite educatori di sostegno per i ragazzi con disabilità degli istituti superiori provinciali.
Un dato che è emerso dall’incontro, avvenuto proprio in Provincia, a Savona, pochi minuti fa, nel corso del quale l’ente provinciale, nella persona del consigliere Eraldo Ciangherotti, ha incontrato i sindacati, garantendo il massimo impegno per risolvere l’annosa problematica.
Potrebbe essere la stessa provincia, infatti, a farsi carico della somma necessaria. Una cosa più semplice a parole che nei fatti, vista la situazione critica dal punto di vista economico vissuta dall’ente; la Provincia si è detta comunque pronta a reperire i 190mila euro necessari da altri capitoli di spesa, affinché continui ad essere garantito il servizio di assistenza agli alunni con disabilità.
“L’assistenza scolastica è una priorità inderogabile – dichiara Ciangherotti – Ne ero convinto da assessore comunale quando mi occupavo di sociale ad Albenga e ne sono convinto a maggior ragione in provincia. Troppo importante l’assistenza ai ragazzi con disabilità da parte degli educatori qualificati, in particolare negli istituti professionalizzanti sparsi sul territorio provinciale e dove la presenza di questi alunni è ovviamente maggiore perché garantiscono anche un inserimento nel mondo del lavoro. La provincia non vuole subire passivamente questo taglio, ma interverrà per arginarlo”.
Martedì mattina, a mezzogiorno, è in programma un nuovo, importante incontro in Provincia. Un faccia a faccia tra l’ente provinciale e i dirigenti scolastici del territorio per fare il punto sulla situazione e per capire il reale fabbisogno delle scuole, in termini economici, per garantire il servizio fino a fine anno. Un tamponamento, dunque, ma non una soluzione definitiva, che la Provincia è comunque decisa a trovare. A giugno, infatti, terminato l’anno scolastico, inizieranno le trattative tra l’ente provinciale e la Regione Liguria per ottenere maggiori fondi dal Governo.