Ciclismo

Moreno Moser in azzurro conquista il Trofeo Laigueglia

Il nipote d'arte Moreno Moser ha vinto la gara rivierasca, che apre il calendario italiano del ciclismo professionistico; alle sue spalle Totò e Busato

moser trofeo laigueglia
Foto d'archivio

Laigueglia. Un eccezionale Moreno Moser vince il Trofeo Laigueglia numero 55: il corridore trentino della Astana, oggi con la maglia della nazionale, ha staccato tutti i rivali e anticipato sul traguardo rivierasco Paolo Totò (Sangemini-MgKvis) e Matteo Busato (Wilier-Selle Italia).

La corsa ha vissuto il primo centinaio di chilometri con la fuga di tre uomini: El fares, Flotten e Bettini, nipote del Paolo due volte campione del mondo e già c.t. della nazionale azzurra. Tutto, però, si è acceso tornando a Laigueglia, quando è cominciato il circuito finale: lì inizia il ritmo della Ag2R, unico team World tour, che prima raggiunge i fuggitivi, quindi sgrana lentamente il gruppo, salita dopo salita.

Il circuito finale si dimostra selettivo come previsto: i quattro giri mettono a dura prova le gambe dei nuovi fuggitivi, che si lasciano alle spalle il plotone. Da lì, però, si staccano in avanti alcuni dei protagonisti di giornate, che tornano solitari sulla testa della corsa. Tra loro anche Moreno Moser, autore di un ottimo allungo.

Sull’ultima ascesa di colla Micheri gli attacchi decisivi: prima il ritmo di Dupont, che manda KO Dillier, Chevrier e Finetto, quindi l’allungo di Moser. Il corridore in maglia azzurra – oggi corre con i colori della nazionale, un progetto fortemente voluto dal c.t. Cassani – stacca la compagnia e scollina in solitaria. Sulla colla alle sue spalle solo Gavazzi e Bagioli, distanti 12”, sgranati gli altri.

Lungo la discesa e nel tratto finale sembra di assistere quasi a una cronometro: Moser solitario in testa, con il vantaggio che lievita a 21” ai meno 5 dal traguardo, quindi Gavazzi, Busato, Bagioli, Combaud e Thalmann. Più indietro ancora Jaureugui, Masnada, Hermans e Totò. Dopo una prima rimonta degli inseguitori, è Moreno Moser a prendere il largo: a tre chilometri dal traguardo il suo margine è di 39”, che diventano 45” in vista del triangolo rosso. Dietro gli inseguitori tornano compatti, un gruppo di dieci uomini, ma nessuno sembra avere le forze per guidare l’inseguimento.

Nulla da fare sul traguardo: ampiamente staccati tutti, il corridore trentino taglia il traguardo di Laigueglia a braccia alzate. Per lui è qualcosa più di una vittoria, forse l’occasione per gettarsi alle spalle un paio di stagioni sfortunate, dopo il promettente debutto tra i professionisti. La vittoria al Laigueglia potrebbe essere allora la sua occasione di rilancio: possiamo attenderlo in Riviera per la Milano – Sanremo del 17 marzo.

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