Provincia. Una trentina di lavoratori della Asset di Altare si sono radunati questa mattina sotto la sede della Provincia di Savona per la protesta e lo sciopero proclamato dai sindacati in occasione dell’incontro istituzionale con il presidente Monica Giuliano, con al centro la vertenza industriale e sindacale che coinvolge l’azienda valbormdese e l’ipotesi di una sua delocalizzazione.
Assenti all’incontro i vertici aziendali che dovevano prendere parte al vertice convocato a Palazzo Nervi. L’Asset Italia di Altare è una azienda del gruppo tedesco Brita che produce dispensatori di acqua sia per uso domestico che di ristorazione, e che occupa ad oggi più di 50 dipendenti tra lavoratori diretti ed indiretti.
“Siamo di fronte ad una situazione paradossale: l’azienda vuole investire su nuove linee di produzione, più moderne ed efficienti, ma non trova gli spazi adeguati per il sito industriale, così da circa due mesi, di fronte alle difficoltà di trovare una location adeguata, si è fatta strada l’ipotesi di una delocalizzazione dell’azienda nel Nord Italia. Tra l’altro, l’investimento previsto e l’ampliamento della produzione dovrebbe portare a 70 nuovi assunzioni. Quindi, non solo ora c’è il rischio di perdere i 50 posti di lavoro in essere ma anche perdere la possibilità di assorbire una parte dei disoccupati di questo territorio” afferma il segretario provinciale della Fiom-Cgil Andrea Mandraccia.
“Siamo in una situazione in cui, con l’iter in corso dell’area di crisi complessa e le sue opportunità, rischiamo di perdere un’azienda del territorio pronta ad investire e ammodernarsi: davvero inaccettabile. Per questo chiediamo alle istituzioni di fare pressing sull’azienda e trovare assieme una soluzione industriale che possa salvaguardare i lavoratori e le possibili nuove assunzioni: serve un segnale forte da parte di tutto il territorio prima che possa essere annunciata la delocalizzazione, bisogna fare presto” conclude Mandraccia.
Ecco la diretta di IVG.it del presidio dei lavoratori sotto la sede della Provincia:
“Convocheremo la Regione come primo passo, in seguito fare il punto con i vertici aziendali – sottolinea il presidente della Provincia Monica Giuliano -. Credo che l’azienda altarese possa usufruire degli strumenti e degli incentivi previsti dall’area di crisi complessa del savonese, evitando così una delocalizzazione che sarebbe nefasta per il nostro territorio e per la tutela dei posti di lavoro”.
Al termine del faccia a faccia in Provincia, si attende la convocazione in Regione di un tavolo tecnico con gli enti locali alla presenza dell’azienda, successivamente è previsto un altro incontro con le organizzazioni sindacali di categoria e la Rsu dell’azienda altarese.
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