Provincia. Doppia “stoccata” di Gianluigi Granero, candidato alla Camera per il Pd nel collegio uninominale 2, a due avversari politici. Il primo è il candidato premier del MoVimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, accusato di voler fermare l’ammodernamento delle infrastrutture in Liguria; la seconda è la “rivale” Sara Foscolo, candidata nello stesso collegio di Granero per la coalizione di centrodestra e assente oggi, così come gli altri leghisti, alla manifestazione antifascista di Vendone.
Con due post su facebook, Granero da una parte ha ribadito il suo essere profondamente antifascista e il suo riconoscere l’antifascismo come valore fondante della Repubblica; dall’altro ha sottolineato come Di Maio immagini per la Liguria un futuro di marginalità e rassegnazione. “Noi vogliamo invece per la nostra terra – ha scritto Granero – infrastrutture moderne e collegamenti adeguati con il resto del Paese, ci battiamo perché i nostri anziani vivano con pienezza la loro terza età e vogliamo che la Liguria diventi un avamposto di modernità e innovazione”.
“L’onorevole Di Maio, nell’ambito del suo Rally Tour, è comparso in Liguria per dire ‘No alle infrastrutture’ e proporre esplicitamente un futuro di assistenza per i giovani e gli anziani – recita il primo attacco di Granero – Non conoscendo la nostra terra, l’onorevole non sa che la vita dei liguri è già tutto un Rally: ogni giorno siamo costretti a fare i salti mortali per spostarci da una parte all’altra della Regione, e per collegarci al resto del Paese. Non sa neppure che in Liguria crescono realtà lavorative in settori tecnologicamente avanzati e che tantissimi anziani affrontano con gioia e grande voglia di vivere la loro nuova stagione”.
“Il futuro immaginato da Di Maio per la Liguria è un futuro triste, fatto di marginalità e di rassegnazione – prosegue il democratico – Noi vogliamo invece per la nostra terra infrastrutture moderne e collegamenti adeguati con il resto del Paese, ci battiamo perché i nostri anziani vivano con pienezza la loro terza età e vogliamo che la Liguria diventi un avamposto di modernità e innovazione. Una prospettiva opposta alla visione grigia e depressa immaginata per noi dall’onorevole Di Maio”.
Il secondo attacco di Granero è rivolto invece a Sara Foscolo. “Oggi a Vendone eravamo in tanti – ricorda il candidato del Pd – Sindaci, candidati, persone comuni, tutti per dire che l’antifascismo è ancora e sarà sempre un valore fondante della nostra Repubblica. Eravamo in tanti, ma non c’eravamo tutti. Dov’erano i leghisti, dov’era la Foscolo? Non c’erano. Naturale, perché l’antifascismo non è un loro valore. Da tempo la Lega di Salvini ha più poco a che fare con il partito fondato da Bossi. E’ diventato altro e ingrossa le sue file con estremisti pericolosi che strizzano l’occhio al Duce e al fascismo”.